Vaccini e complotti

Non volevo più parlare dei vaccini ma quando si leggono certe cose… come ci si può trattenere? “Riteniamo che la coercizione non possa essere l’unico strumento a disposizione di uno Stato per raggiungere le ultime sacche di contrari”, ha dichiarato la ministra Grillo sulla questione vaccini. Ma che senso ha? Su qualunque argomento lo Stato promulga delle leggi che, finché sono in vigore, devono essere rispettate e, in caso contrario, prevedono delle sanzioni. Funziona così in tutti i campi e, a maggior ragione, deve funzionare così nella sanità dove il parere degli esperti non può essere confrontato con le sensazioni di chi non ha le competenze per esprimersi in merito.  Ogni volta che dal governo qualcuno si esprime su questo argomento cala ulteriormente la fiducia su quanto ci aspetta nei prossimi anni. Davide Barillari, consigliere della Regione Lazio del Movimento 5 stelle se ne è uscito con questa dichiarazione: Quando si è deciso che la scienza fosse più importante della politica? Chi l’ha deciso e perché? La politica viene prima della scienza. I politici devono ascoltare la scienza, collaborare, non farsi ordinare dalla scienza cosa è giusto e cosa è sbagliato, accettando le parole della scienza mainstream come dogmi religiosi. Ma è necessario discutere su chi propone simili argomentazioni? No davvero, tanto non capirebbe. Avere dei complottisti in centri di potere è veramente la cosa peggiore che potesse capitarci. Ed è capitata. Ah… si commenta da solo quanto invece alcuni mesi fa aveva dichiarato l’attuale vicepresidente del Senato Paola Taverna: pensavo non potesse essere vero, ma c’è il filmato che vi propongo qui sotto…

#PerFontanaSonoTroppi

Il Ministro Fontana, parlando con i giornalisti, ha dichiarato:  “A me dieci vaccini sembrano troppi ma non sono un medico“. Una frase decisamente superficiale per essere pronunciata da un rappresentante istituzionale, che ovviamente non è stata perdonata dalla rete. Immediatamente è stato creato l’hastagh  #PerFontanaSonoTroppi ed è stato poi tutto un fiorire di frasi a tema. Ringrazio l’amico Massimo Galluzzi (medico e quindi acerrimo nemico dell’ignoranza no vax) per aver raccolto queste:
Troppi 32 denti, ma non sono un dentista
Troppe 10 dita, ma io non sono un matematico
Troppi 88 tasti, ma non sono un pianista
Troppe 10 ragazze per me, ma non sono Battisti
Troppe quattro ruote, ma io non sono un automobilista”
Troppi 24 mila baci, ma non sono Celentano
Troppe ventimila leghe sotto i mari, ma non sono Verne
Sono troppe tre civette sul comò, ma non sono la figlia del dottore
Troppi i pianeti del sistema solare ma non sono Galileo
Troppi 11 calciatori ma non sono Mourinho
Troppi 300 mila km al secondo, ma non sono Einstein
Troppe 24 ore ma non sono un orologiaio
Troppe tre leggi per descrivere il moto dei pianeti, ma non sono Keplero
Troppi 4 stati per la materia, ma non sono in fisico
Troppe 200 miliardi di stelle nella Via Lattea, ma non sono un astronomo
Troppi i neuroni di molti politici ma non sono un neurologo
Troppi sei giorni per creare il mondo ma non sono Dio
Troppe le tre leggi della dinamica ma non sono Newton
ecc.ecc.ecc.
E se poi volete farvi quattro risate, qui sotto un video proprio spiritoso

Le passioni non hanno età

Dal “Corriere della Sera” dell’altro giorno: Una passione, quella per la musica, che non ha età. Tanto da spingere due anziani uomini di una casa di riposo tedesca a scappare dalla struttura per partecipare al Wacken Open Air Festival, uno degli eventi più attesi nel mondo dell’heavy metal. Venerdì notte, come riporta il Deutsche Welle, gli infermieri si sono resi conto che i due anziani mancavano all’appello, e hanno subito allertato la polizia che ha iniziato le ricerche. I due «fuggitivi» sono stati trovati alle 3 di notte mentre assistevano al festival heavy metal. La polizia li ha dovuti convincere ad abbandonare la quattro giorni di musica e tornare in ospizio: in un primo momento i due fan si sono rifiutati di farsi riaccompagnare presso la casa di riposo, poi hanno deciso di accettare un passaggio in taxi verso la struttura sanitaria… Troppo forti questi due. Se mai capiterà a me in futuro controllate che nella zona non ci sia in scena un musical: sarei lì sicuramente 😊.

La vittoria dell’ignoranza

Non pensavo che, alla fine, l’avrebbero fatto davvero. E invece i due partiti che formano la coalizione di governo e che comunque litigano su vari argomenti, su questo – fondamentale per la salute – si sono subito trovati in accordo. Slitta all’anno scolastico 2019/2020 l’esclusione da nidi e materne dei bambini non in regola con le vaccinazioni. La commissione Affari costituzionali del Senato ha infatti approvato i due emendamenti identici, a firma M5s e Lega, all’articolo 6 del decreto “proroghe”. Decade così quanto previsto dall’articolo 3 della legge Lorenzin che un anno fa ha ripristinato l’obbligo vaccinale per bambini e ragazzi da zero a sedici anni, e secondo cui la presentazione della documentazione sull’avvenuta vaccinazione “costituisce requisito d’accesso”. È un premio all’ignoranza. Una decisione di questo genere è un marchio per tutte le altre decisioni che questi signori prenderanno e di cui, di conseguenza, non mi fiderò. Sì: sono proprio incazzato. È una decisione stupida e inconcepibile. Non è una scelta di libertà.  Si tratta di un pericolosissimo riconoscimento a opinioni dettate da ignoranza anziché a indicazioni suffragate da dati scientifici. Sono sicuro che prima o poi dovranno risponderne agli italiani.

Intanto mi è piaciuto molto il tweet di Makkox (disegnatore) che ha scritto: ok avete vinto. mi adeguo al pensiero. mi pongo positivo. tipo: vista la vs posizione su obbligo vaccinale, mi togliereste anche l’obbligo di sto cazzo di casco in moto? tanto non è che col casco non caschi. non previene un cazzo, ci sono studi. intanto questa. poi ho altre idee

Salvini non è razzista

Sì: avete letto bene. Secondo me Salvini non è razzista. Direte: ma come: non sei mai stato dalla sua parte, ne hai sempre scritto contro. È vero. Ma non credo di aver mai scritto che è razzista. E davvero penso non lo sia. Ma ritengo che abbia capito che questi suoi atteggiamenti da “uomo forte”, da uomo “che-non-deve-chiedere-mai”, questo suo fiutare il razzismo strisciante di una parte degli italiani, gli fanno avere ampi consensi: così cavalca l’onda. Attenzione quindi: il mio giudizio politico su di lui non è per nulla benevolo, anzi. Se una persona è razzista, poi, posso anche discutere, posso anche litigare, posso tentare di fargli cambiare idea. Se invece Salvini lo fa davvero esclusivamente per avere consensi perché solo quello gli interessa, non c’è discussione che tenga, secondo me. Non è lui che bisogna convincere, ma gli italiani. E forse il compito è ancora più gravoso, è una missione impossibile.

La “festa” del 2 agosto

Nessuna parentela con la Festa della Donna dell’8 marzo. Quella che si “festeggia” oggi, la Festa dell’Uomo,  ha origine molto diverse, solo goliardiche. Chiedendomi come è nata ho fatto una ricerca internet e risulta che si tratta di… una festa che ancora non ha preso piede in tutta Italia ma che viene celebrata soprattutto nelle zone dell’arco alpino. È qui che, infatti, dai primi anni Settanta, a Monteprato di Nimis, in provincia di Udine, si tiene ancora oggi la “Festa degli uomini” nei giorni 1 e 2 agosto. La ricorrenza prende spunto da un bizzarro avvenimento risalente all‘epoca napoleonica, quando i soldati delle ultime fila indossavano delle calzamaglie molto strette che lasciavano poco spazio all’immaginazione. A questi sfortunati soldati veniva imposto, per una questione di ‘uniforme’, di tenere entrambi i testicoli spostati a sinistra della cucitura della calzamaglia. Da qui il detto “les deux à gauche” ovvero “due a sinistra”. Non ci è dato sapere il perché, ma pare che in seguito l’affermazionedeux à gauche sia diventata deux de août che significa proprio “due di agosto”. Alcuni ipotizzano infatti che la forma dei testicoli assomigli ad un 8 rovesciato, e agosto è l’ottavo mese dell’anno. Da qui la scelta di festeggiare l’uomo proprio il 2 agosto. Nessun avvenimento serio da ricordare come accade per la festa della donna, ma solo per il piacere di festeggiare e celebrare l’uomo. Una connotazione un po’ volgare, nulla di così istituzionale come l’8 marzo, quindi.  Forse ora però, con il governo del cambiamento… chissà!

 

Auguri a Franca Valeri

Oggi Franca Valeri compie 98 anni. Una personalità straordinaria, una donna davvero speciale. Ho avuto il privilegio di conoscerla e di cenare con lei (e con il suo inseparabile cane Roro) due volte. Uno dei “bonus” più apprezzati del lavoro che ho svolto nella mia città, Tortona, era proprio quello di poter avvicinare grandi personalità e sentirle raccontare le proprie esperienze di vita. Sicuramente le conversazioni con Franca Valeri sono state per me indimenticabili: un mente lucidissima, un’ educazione ed una cortesia rara, il gusto della battuta fulminante sempre presente. Tra le frasi celebri di Franca Valeri, eccone una di cui molti, io compreso, dovremmo fare tesoro: “Io sono molto benvoluta e mi chiedo il perché, mi chiedo se me lo merito. Poi, riflettendo, qualcosa ho fatto. Ho molto taciuto. Non è poco”. Auguri.

Vade retro Salvini

La copertina di Famiglia Cristiana di cui  tanto si parla non è piaciuta neppure a me. La trovo inutile, inelegante ed anche un po’ volgare. Inoltre, come temevo, ha provocato le peggiori reazioni che i “fan” della Lega potevano esibire sui social. Naturalmente per prima cosa tutti a dire “E una bella copertina sui preti pedofili mai eh?”.

A parte il fatto che il giornale ha fatto anche quella e ha diffusamente più volte parlato del problema – e basta fare una semplice ricerca internet per rendersene conto – non vedo dove sia la correlazione. Il fatto che nella chiesa esistano delle “mele marce” è risaputo, ma non è che nella Lega ci siano solo esempi di spiccata moralità e probità. E comunque quello era anche uno dei commenti più educati e riferibili. L’odio che si legge sul web sta diventando qualcosa di intollerabile. E il problema è che mi pare che stia anche sconfinando nella vita reale, nei rapporti di tutti i giorni. Trovo sia davvero preoccupante.

Adotta la corsia di destra

Torno volentieri su questo argomento. Come frequente utilizzatore di un’autostrada a tre corsie rilevo continuamente come quella di destra venga percorsa pochissimo. Non ho mai capito il perché. Quando ho iniziato a guidare io, nel paleolitico, in effetti si diceva che quella corsia era destinata alla marcia lenta, quella centrale alla marcia normale e quella di sinistra al sorpasso. Ma da diversi decenni, con il nuovo codice della strada, non è più così e ormai dovrebbero saperlo tutti. La prescrizione, spesso ricordata anche da diverse scritte luminose, è quella di occupare sempre la corsia libera più a destra. Percorrerla quindi non è una vergogna, non è una diminuzione della propria virilità. È l’unico comportamento corretto: gli altri sono addirittura sanzionabili. Finalmente anche la Società Autostrade per l’Italia sta lanciando una campagna di sensibilizzazione (vedi sotto) e sulla propria pagina Facebook ha anche specificato che “se continui la marcia sulla corsia di destra, nonostante la presenza di veicoli sulla corsia o sulle corsie di sinistra, non fai un sorpasso a destra, ma una manovra di superamento da destra che è consentita“.