Sanremo e il pubblico @SanremoRai @RaiUno

È in atto nell’ambiente teatrale una forte polemica sull’intenzione della RAI e di Amadeus di avere il “pubblico” presente alle 5 serate del Festival di Sanremo al Teatro Ariston della città ligure. Ma come? Si dice: i teatri chiusi e il pubblico a Sanremo?  Moni Ovadia ha scritto “Se non si capisce quale è il valore prioritario della cultura e si favoriscono le kermesse mediatiche vuol dire che questo paese sarà sempre un paese miserabile, non crescerà mai! Se Sanremo diventa la priorità del paese si vede che il paese è perduto”. A me sembra un tantino esagerato. Gli ha fatto eco anche Gabriele Lavia “Il teatro muore e pensano a Sanremo”. Stimo molto Lavia che ho anche conosciuto (come Moni Ovadia del resto), ma qui mi pare davvero fuori luogo.  Intendiamoci: sono molto preoccupato per il teatro, una delle pochissime attività che sono totalmente ferme dall’inizio della pandemia sia in Italia che all’estero (anche a Broadway e a Londra dove è un business decisamente importante). Mi mancano moltissimo le serate a teatro, come potete immaginare. Non vedo però quale rapporto ci sia con il Festivalone che sì, si svolge in un teatro, ma è un evento televisivo, dove il pubblico sarebbe finto, cioè figuranti, cioè lavoratori. Stessa procedura adottata per l’ultima edizione di X Factor, dove quasi nessuno ha avuto da ridire. Ma, si sa, sparare su Sanremo fa tendenza. Il budget del Festival di Sanremo è così alto, grazie agli sponsor, che permette agli organizzatori di mettere in atto una rete di protezione di altissimo livello, con tamponi ripetuti più volte per tutti coloro che dovranno entrare all’Ariston, sia sul palco che in platea. Un’ organizzazione che difficilmente può essere replicata nella normale attività di un teatro o di una compagnia dove, fra l’altro, non si esaurisce in una settimana.  Insomma, sono cose diverse, assolutamente, a mio parere, non paragonabili. Ma in Italia siamo così: litigiosi anche tra parenti. Ma così facendo lo spettacolo in Italia non crescerà mai, purtroppo. Troppe divisioni, troppa contrapposizione, nessuno spirito di gruppo. Peccato.

Io in realtà, che ho frequentato molte volte il Festival di persona, vedo maggiormente  il problema fuori dal teatro, dove occorrerà fare in modo che non ci siano assembramenti. Il problema poi di dove potranno andare a cena i cantanti, il cast artistico e tecnico, i giornalisti, ecc. Quello sì che sarà difficile da superare secondo me, pur limitando le presenze in città rispetto agli altri anni.

E come ogni anno è già partita la campagna “Boicottiamo Sanremo!”. Ma tanto tutti dicono di non guardarlo più da decenni, no? 😊

Scritti … del passato: Chi ha paura di Nicole Kidman?

In questi giorni, vedendo la serie tv di Sky “The Undoing” (ve ne parlerò sabato), mi sono ricordato che già nel 2004 avevo manifestato pubblicamente la mia ammirazione per Nicole Kidman, che alcuni invece giudicano, anche in quest’ultima serie tv, poco espressiva. Non sono affatto d’accordo.  Nel 2004 sul Magazine del Corriere della Sera rispondevo a un giudizio poco favorevole di Stefano Jesurum.

Ho letto l’articolo di Stefano Jesurum su Nicole Kidman – Magazine n. 10 – e devo dire che non sono d’accordo con la sua opinione. Non tanto per quanto potrebbe riguardare un discorso generale sulle bellissime star “single”, ma parlando specificatamente di Nicole Kidman. Non trovo che la sua bellezza sia “perfettamente algida. Fredda, distante, a tratti aggressiva, molto, troppo cinematografica” come è stato scritto. Forse le sue fotografie – come quella a corredo dell’articolo in questione – la fanno apparire spesso così. Ma se si ha il piacere di vederla interpretare dei personaggi sullo schermo, si scopre che finalmente il mondo dello spettacolo ha una vera attrice, con un grande talento: non solo bellezza dunque. Che sia questo ad incutere timore in noi maschietti? Abituati, assuefatti alla bellezza punto e basta delle varie “letterine” o “ereditiere” di fronte a una donna non-solo-apparenza ci spaventiamo e le chiediamo solo un autografo? Siamo davvero tutti uomini alla ricerca della donna di Stepford? Spero proprio di no.

Massimo Davico

Gli Artisti del Terrore

Un gruppo di infermieri bolognesi ha scritto e interpretato in un video un monologo con cui hanno voluto rispondere ai negazionisti e complottisti che da tempo li contestano e addirittura li chiamano “assassini”.  Servirà a far vergognare queste persone? Probabilmente no, ma è sempre meglio tentare. Per quanto mi riguarda, l’ho già detto ma lo voglio ribadire: io sono amico di tante persone che non la pensano come me politicamente, stimo anche come persone alcuni che sono proprio schierati su posizioni che personalmente non condivido. Mi piace pure discutere con loro. Ma non sono invece disposto a tollerare, appunto, negazionisti, complottisti, no-vax, no-mask e così via. Ho realizzato che si tratta solo di una perdita di tempo.

Con la vostra faccia da vaccino…

Avevo seguito solo distrattamente lunedì sera la “dichiarazione di voto” alla Camera dell’on. Sara Cunial.  Mi ci sono imbattuto ora su internet e devo dire che è qualcosa di surreale, ipnotico. Non sembra possibile che in Parlamento circolino persone così… e invece. Vale la pena riascoltarla.

Ma poiché la sua pronuncia non è chiara per niente, per rendersi bene conto di cosa ha detto – ripeto: alla Camera, non al bar – forse è meglio leggere

Ecco: questa è la nostra classe politica, quella che abbiamo eletto. Forse ce la meritiamo.

“Ho sempre agito per il bene comune”

«Dopo molto tempo passato a prodigarsi per il bene pubblico ora dovrò concentrarmi nella difesa all’interno del processo che gli inquirenti vercellesi ritengono di voler portare avanti. Sono convinta di non aver mai posto in essere condotte illecite e di aver sempre rispettato i principi e le regole della gestione di ciò che è pubblico». Da corriere.it  Si è dimessa Michela Rosetta, sindaca leghista di San Germano Vercellese agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sui pacchi alimentari degli aiuti Covid negati ai poveri e agli stranieri, o consegnati con alimenti di bassa qualità definiti dagli stessi amministratori «da sfigati» e di fare «figli e figliastri» distribuendoli invece a famiglie «amiche» con l’aggiunta di mazzancolle e altri cibi pregiati. Mercoledì dovrà presentarsi in tribunale a Vercelli per l’interrogatorio di garanzia.
Sabato scorso Rosetta era già stata sospesa per un anno e mezzo, con il passaggio delle redini del Comune alla sua vice Antonella Biancheri. Nell’inchiesta della Procura, con le accuse a vario titolo di peculato, falsità materiale e falsità ideologica in atto pubblico commessa dal pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e distruzione di beni sottoposti a vincolo culturale, sono coinvolte altre quattro persone…
Però la Sindaca dice di aver agito per il bene comune. Un po’ come Salvini quando dice di aver difeso i confini. Lui va sempre oltre dicendo di agire in nome di 60 milioni di italiani. Io spero sempre che ci sia qualche legale che lo quereli e gli faccia capire che afferma il falso. E di quello posso essere certo: non agisce in nome di tutti gli italiani visto che in mio nome sicuramente non agisce.

A “Io Apro” spero lo Stato risponda con “Io Multo”

Un video del Corriere ci offre una pregevole istantanea di ristoratori e clienti intelligenti e rispettosi degli altri…  eh come no! 90 persone a cena in un locale chiuso, tutti senza mascherina perché “ci siamo rotti i co…”. E pazienza se magari anche uno solo di loro era positivo al Covid e fra dieci giorni ci saranno tanti altri da curare che nel frattempo avranno diffuso il virus in giro, magari a persone che invece hanno responsabilmente rispetto le regole. Niente da fare: non capiscono. “Io Apro” era lo slogan. Guardate il video e poi ditemi se non c’è da vergognarsi … Nel video c’è un signore che dice “a me mi sembra (sic…) di manifestare in modo dignitoso, decoroso senza rompere niente a nessuno” beh: si sbaglia, non è dignitoso, non è decoroso e soprattutto può far del male ad altre persone.  Ma non lo capirà mai.  Spero vivamente che lo Stato faccia seguire “Io Multo“, anche se in realtà il danno comunque è stato fatto.  Ma pensate se tutte le categorie che hanno dovuto rinunciare a lavorare si comportassero nello stesso modo. Fra l’altro: i ristoratori hanno potuto continuare a lavorare con il cibo da asporto, hanno avuto periodi in cui sono rimasti aperti. Pensate a cinema e teatri che sono fermi da febbraio dello scorso anno. Vorrei una lista dei ristoranti che hanno aderito alla protesta, per non tornare mai più a pranzo o a cena da loro in futuro. E adesso godetevi il rispetto e la dignità della serata nel video del Corriere.

Un altro filmato, di FanPage, mostra che la Digos ha identificato e multato tutti i presenti. Meno male.

 

Crisi di governo

Che vi devo dire? Io l’avevo già detto cosa pensavo di Renzi.  L’ho detto con un post su questo Blog lo scorso 4 maggio 2020: una brutta persona.

Non mi sembrava possibile. E invece l’ha detto davvero. E lo hanno anche applaudito (il che forse è anche più grave).

Come può un politico permettersi di usare per i propri fini coloro che sono morti in questa emergenza? Perché quello ha fatto.  La gente di Bergamo e Brescia che non c’è più, se potesse parlare ci direbbe di riaprire. Non posso pensare a nulla di più schifoso,  davvero. Io non sono mai stato tra i più accesi detrattori di questo politico. Anzi: confesso – un po’ vergognandomi ora – che a un certo punto lo avevo anche seguito e provavo stima. Ma mi sbagliavo. Questa non può essere solo una caduta di stile. Questo dimostra che è proprio una brutta persona.

Ecco: non c’è da meravigliarsi quindi per quello che ha fatto adesso.  Pregevole anche lo stile: annunciare lui le dimissioni delle “sue” ministre come se non fossero state in grado di farlo direttamente. Spero proprio che lui e il suo insignificante gruppo politico spariscano del tutto al più presto.
Per chiudere vi ricordo anche cosa diceva Renzi nel 2017 dei “partitini”

Non era accettabile nel 2017, ma evidentemente nel 2021 sì…