“Ho sempre agito per il bene comune”

«Dopo molto tempo passato a prodigarsi per il bene pubblico ora dovrò concentrarmi nella difesa all’interno del processo che gli inquirenti vercellesi ritengono di voler portare avanti. Sono convinta di non aver mai posto in essere condotte illecite e di aver sempre rispettato i principi e le regole della gestione di ciò che è pubblico». Da corriere.it  Si è dimessa Michela Rosetta, sindaca leghista di San Germano Vercellese agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sui pacchi alimentari degli aiuti Covid negati ai poveri e agli stranieri, o consegnati con alimenti di bassa qualità definiti dagli stessi amministratori «da sfigati» e di fare «figli e figliastri» distribuendoli invece a famiglie «amiche» con l’aggiunta di mazzancolle e altri cibi pregiati. Mercoledì dovrà presentarsi in tribunale a Vercelli per l’interrogatorio di garanzia.
Sabato scorso Rosetta era già stata sospesa per un anno e mezzo, con il passaggio delle redini del Comune alla sua vice Antonella Biancheri. Nell’inchiesta della Procura, con le accuse a vario titolo di peculato, falsità materiale e falsità ideologica in atto pubblico commessa dal pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e distruzione di beni sottoposti a vincolo culturale, sono coinvolte altre quattro persone…
Però la Sindaca dice di aver agito per il bene comune. Un po’ come Salvini quando dice di aver difeso i confini. Lui va sempre oltre dicendo di agire in nome di 60 milioni di italiani. Io spero sempre che ci sia qualche legale che lo quereli e gli faccia capire che afferma il falso. E di quello posso essere certo: non agisce in nome di tutti gli italiani visto che in mio nome sicuramente non agisce.

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