No No-Vax. Grazie.

Credo che ormai sia chiaro a chi segue questo blog la mia, diciamo, poca simpatia verso questo governo. Ma fino ad ora su molti argomenti ho cercato di controbattere, ho discusso, ha argomentato le mie opinioni. Adesso però, davanti a queste affermazioni del ministro della salute, affermazioni che non vengono smentite dal Presidente del Consiglio (che parla proprio poco, forse per paura di sbagliare ad esprimersi) e neppure dai due vice-Premier (che invece parlano sicuramente troppo), ho deciso di perdere ogni riluttanza affermando che non si può perdere tempo a confutare dichiarazioni così chiaramente prive di senso. Sono affermazioni che vengono fatte o per profonda ignoranza – nel senso di non-conoscenza, ovviamente – o per non irritare parte del proprio elettorato ignorante – in ogni senso -. Ospite in un programma televisivo la ministra Grillo ha detto “Non è l’obbligo vaccinale che fa salire la soglia dei vaccinati, ma il dibattito pubblico, la presa di coscienza dei cittadini”. Vi rendete conto della stupidità di questa affermazione? Vi pare il caso che si debba perdere tempo a discuterne? Mi limiterò a dire che equivale a dire che non è l’obbligo della cintura di sicurezza  che fa ridurre il numero degli incidenti mortali, ma il fatto che la gente lo pensi… Non contenta ha proseguito: “Non siamo contro i vaccini, siamo favorevoli, ma vogliamo che lo strumento dell’obbligo sia utilizzato in maniera intelligente e solo dove è necessario, come si fa anche in altri Paesi. Ad esempio è necessario l’obbligo sul morbillo, mentre non lo è per l’esavalente, per il quale credo sia sufficiente la raccomandazione”. A parte il fatto che un ministro non può dire, sulla materia di sua competenza, “credo”: deve essere certo di cosa dice e cosa prescrive. Ma anche in questo caso trovo un insulto all’intelligenza perdere tempo a discuterne.  L’esavalente è contro difterite, tetano, pertosse acellulare, poliomielite, epatite B ed haemophilus influenzae di tipo B, cioè malattie mortali o gravemente invalidanti, specie se contratte da neonati. Insomma:  certo è che decisioni di questo genere avallate da tutto l’esecutivo, provocano il totale discredito anche su tutte le altre decisioni, verso cui ero già critico. Insomma, fanno in modo che me ne convinca del tutto. Ho scritto tempo fa che tra i miei amici ci sono anche numerose persone che politicamente la pensano diversamente da me, ma sono persone che comunque stimo e che mi fa piacere frequentare, di persona o sui social. Questo non vale per i cosiddetti “no-vax” che nel caso invito subito a smettere di leggermi e frequentarmi, sia qui che sui social e pure dal vivo.

Vaccini e complotti

Non volevo più parlare dei vaccini ma quando si leggono certe cose… come ci si può trattenere? “Riteniamo che la coercizione non possa essere l’unico strumento a disposizione di uno Stato per raggiungere le ultime sacche di contrari”, ha dichiarato la ministra Grillo sulla questione vaccini. Ma che senso ha? Su qualunque argomento lo Stato promulga delle leggi che, finché sono in vigore, devono essere rispettate e, in caso contrario, prevedono delle sanzioni. Funziona così in tutti i campi e, a maggior ragione, deve funzionare così nella sanità dove il parere degli esperti non può essere confrontato con le sensazioni di chi non ha le competenze per esprimersi in merito.  Ogni volta che dal governo qualcuno si esprime su questo argomento cala ulteriormente la fiducia su quanto ci aspetta nei prossimi anni. Davide Barillari, consigliere della Regione Lazio del Movimento 5 stelle se ne è uscito con questa dichiarazione: Quando si è deciso che la scienza fosse più importante della politica? Chi l’ha deciso e perché? La politica viene prima della scienza. I politici devono ascoltare la scienza, collaborare, non farsi ordinare dalla scienza cosa è giusto e cosa è sbagliato, accettando le parole della scienza mainstream come dogmi religiosi. Ma è necessario discutere su chi propone simili argomentazioni? No davvero, tanto non capirebbe. Avere dei complottisti in centri di potere è veramente la cosa peggiore che potesse capitarci. Ed è capitata. Ah… si commenta da solo quanto invece alcuni mesi fa aveva dichiarato l’attuale vicepresidente del Senato Paola Taverna: pensavo non potesse essere vero, ma c’è il filmato che vi propongo qui sotto…

#PerFontanaSonoTroppi

Il Ministro Fontana, parlando con i giornalisti, ha dichiarato:  “A me dieci vaccini sembrano troppi ma non sono un medico“. Una frase decisamente superficiale per essere pronunciata da un rappresentante istituzionale, che ovviamente non è stata perdonata dalla rete. Immediatamente è stato creato l’hastagh  #PerFontanaSonoTroppi ed è stato poi tutto un fiorire di frasi a tema. Ringrazio l’amico Massimo Galluzzi (medico e quindi acerrimo nemico dell’ignoranza no vax) per aver raccolto queste:
Troppi 32 denti, ma non sono un dentista
Troppe 10 dita, ma io non sono un matematico
Troppi 88 tasti, ma non sono un pianista
Troppe 10 ragazze per me, ma non sono Battisti
Troppe quattro ruote, ma io non sono un automobilista”
Troppi 24 mila baci, ma non sono Celentano
Troppe ventimila leghe sotto i mari, ma non sono Verne
Sono troppe tre civette sul comò, ma non sono la figlia del dottore
Troppi i pianeti del sistema solare ma non sono Galileo
Troppi 11 calciatori ma non sono Mourinho
Troppi 300 mila km al secondo, ma non sono Einstein
Troppe 24 ore ma non sono un orologiaio
Troppe tre leggi per descrivere il moto dei pianeti, ma non sono Keplero
Troppi 4 stati per la materia, ma non sono in fisico
Troppe 200 miliardi di stelle nella Via Lattea, ma non sono un astronomo
Troppi i neuroni di molti politici ma non sono un neurologo
Troppi sei giorni per creare il mondo ma non sono Dio
Troppe le tre leggi della dinamica ma non sono Newton
ecc.ecc.ecc.
E se poi volete farvi quattro risate, qui sotto un video proprio spiritoso

La vittoria dell’ignoranza

Non pensavo che, alla fine, l’avrebbero fatto davvero. E invece i due partiti che formano la coalizione di governo e che comunque litigano su vari argomenti, su questo – fondamentale per la salute – si sono subito trovati in accordo. Slitta all’anno scolastico 2019/2020 l’esclusione da nidi e materne dei bambini non in regola con le vaccinazioni. La commissione Affari costituzionali del Senato ha infatti approvato i due emendamenti identici, a firma M5s e Lega, all’articolo 6 del decreto “proroghe”. Decade così quanto previsto dall’articolo 3 della legge Lorenzin che un anno fa ha ripristinato l’obbligo vaccinale per bambini e ragazzi da zero a sedici anni, e secondo cui la presentazione della documentazione sull’avvenuta vaccinazione “costituisce requisito d’accesso”. È un premio all’ignoranza. Una decisione di questo genere è un marchio per tutte le altre decisioni che questi signori prenderanno e di cui, di conseguenza, non mi fiderò. Sì: sono proprio incazzato. È una decisione stupida e inconcepibile. Non è una scelta di libertà.  Si tratta di un pericolosissimo riconoscimento a opinioni dettate da ignoranza anziché a indicazioni suffragate da dati scientifici. Sono sicuro che prima o poi dovranno risponderne agli italiani.

Intanto mi è piaciuto molto il tweet di Makkox (disegnatore) che ha scritto: ok avete vinto. mi adeguo al pensiero. mi pongo positivo. tipo: vista la vs posizione su obbligo vaccinale, mi togliereste anche l’obbligo di sto cazzo di casco in moto? tanto non è che col casco non caschi. non previene un cazzo, ci sono studi. intanto questa. poi ho altre idee

Autocertifichiamo!

Probabilmente sono io che non capisco, quindi chiedo gentilmente che qualcuno mi spieghi perché i genitori dovrebbero preferire presentare l’autocertificazione sulle vaccinazioni dei figli piuttosto che la certificazione originale della struttura che li ha effettuati che comunque la rilascia senza problemi. A questo punto si potrebbero anche utilizzare autocertificazioni su tutto il resto: sul possedere la patente anziché mostrare il tesserino per esempio. O anche sul biglietto del treno. E perché per un impiego pubblico dovrei presentare il mio titolo di studio e non l’autocertificazione del conseguimento di diploma o laurea? Anche pretendere il famoso certificato di sana e robusta costituzione è un sopruso allora. Per non parlare del certificato del medico curante per poter frequentare la palestra: pretendo di poterlo autocertificare! Ovviamente sto scherzando. Credo sia evidente che io sono a favore dei vaccini, poiché mi fido maggiormente di chi ha competenza rispetto ai numerosi cialtroni del web.
Per fortuna ogni tanto ci sono anche notizie confortanti, come quella giunta dalla vicina Novi Ligure dove un’intera classe del Liceo Amaldi, il cui preside è l’amico Giampaolo Bovone, si è sottoposta mesi fa a vaccinazione volontaria contro l’influenza per proteggere un compagno ammalato e con il sistema immunitario indebolito. Un esempio sicuramente migliore di quello che proviene dai Ministeri della Salute e della Pubblica Istruzione insieme.

Il medico, la iena e i vaccini

Torno ancora sulla questione vaccini sì, vaccini no (anche se la seconda ipotesi non mi appartiene). E’ stato molto criticato per quanto ha scritto, ma per me ha perfettamente ragione (è un fatto di qualche giorno fa, ma io l’ho letto solo da poco).  Parlo di Roberto Burioni, medico, che all’invito della “iena” televisiva Dino Giarrusso, ora candidato alla Camera dei Deputati, per un “confronto” sul tema ha risposto in modo lapidario: “Se parliamo di vaccini ci sono due possibilità: lei si prende laurea specializzazione e dottorato e ci confrontiamo. Oppure – più comodo per lei – io spiego, lei ascolta e alla fine mi ringrazia perché le ho insegnato qualcosa. Uno non vale uno”. Standing ovation. Per me è la risposta definitiva che mette fine ad ogni discussione. E leggo ora che anche Aldo Grasso del Corriere ne ha dato la stessa definizione, aggiungendo anche “esemplare”.

Ancora sui vaccini

Non volevo più tornare su questo argomento ma… Di Maio ha dichiarato, in merito ai vaccini, “No all’obbligo, si a raccomandarli”. Eh certo, noi italiani, si sa, siamo sensibili alle raccomandazioni. Ma credo che stia equivocando sul termine. Su un tema così delicato, così importante per la salute pubblica, i consigli non bastano. Si può consigliare di non fumare perché il fumo fa male (ma poi lo Stato sulle sigarette ci guadagna), si può consigliare di bere poco alcool, ma come si deve imporre di non guidare dopo aver bevuto perché si potrebbe far del male agli altri, nello stesso modo le vaccinazioni non possono essere lasciate alla discrezionalità del singolo. Ora anche la Francia ha undici vaccini obbligatori e in Australia, ad esempio, la legislazione è ancora più stringente che in Italia. E comunque, mi ripeto, per una volta che il nostro paese ha una legislazione corretta vediamo di non tornare indietro sulla base di non provati “complotti” delle multinazionali del farmaco. Se vi interessa sapere la posizione di tutti i partiti su questo tema, “Il Post” ha pubblicato un articolo che mi pare lo spieghi bene. Lo trovate a questo link.

Se siete no-vax smettete pure di leggermi

Su questo sono davvero intransigente. Mi rifiuto proprio di discutere sul tema “vaccini sì, vaccini no”. Trovo che non ci sia assolutamente nessuna valida ragione per evitare i vaccini e che la decisione di rendere obbligatoria la presentazione del certificato per frequentare le scuole sia assolutamente legittima e sacrosanta, uno dei pochi provvedimenti saggi presi dalla nostra classe politica. Lo slogan “Vaccini sì obbligo no” non ha senso, come ben si sa ormai, visto che si deve arrivare alla cosiddetta “immunità di gregge”, cioè a vaccinare almeno il 90/95% della popolazione per fare in modo che la malattia sia scongiurata sul territorio, come è avvenuto proprio in Italia per poliomielite e vaiolo. Tutti gli altri ragionamenti che si leggono – purtroppo – sui social o su siti internet decisamente poco affidabili sono non-ragionamenti, sono folclore, sono risultati di complottismo non provato, non hanno alcuna valenza scientifica. A chi dice che nessun altra nazione in Europa ha l’obbligo di così tanti vaccini come l’Italia, dico: beh per una volta che siamo più avanti meglio così. Ma bisogna pure considerare che in nessun paese europeo c’è così tanta disinformazione e conseguente diffidenza sull’argomento ed i nostri “cugini” europei provvedono alle vaccinazioni dei figli senza obbligo.
Quindi se la pensate diversamente (solo su questo e pochi altri argomenti) datemi senza problemi del prepotente, dell’intollerante, del maleducato e smettete pure di leggere questo blog. Me ne farò una ragione.