Ne ho parlato qui lo scorso 2 ottobre definendoci come residenti nella Repubblica delle Banane che raccomanda a tutti di vaccinarsi e poi non è in grado di fornire abbastanza vaccini antinfluenzali. Nel frattempo la ASL di Alessandria aveva istituito un “call center”, con diversi numeri telefonici cui rivolgersi a seconda delle città capozona, per fissare presso l’ASL una data per sottoporsi a tale vaccino. Inutile dire che raggiungere uno di quei contatti era praticamente impossibile, era quasi come prendere la linea per il programma della Carrà negli anni ottanta e indovinare il numero dei fagioli.
Poi per fortuna rivolgendomi al mio medico di famiglia (ho un medico responsabile ed affidabile che non si rifiuta di effettuare i vaccini) ho ottenuto un appuntamento per questa mattina. Ho pensato: beh, anche in Piemonte abbiamo un servizio sanitario come si deve. Mi ero lamentato senza motivo. Riesco ad essere vaccinato nello stesso periodo in cui provvedevo negli scorsi anni ed anche gratuitamente (per età e per essere soggetto a rischio).
L’ho pensato troppo in fretta. Ieri il medico mi ha avvisato con profondo rammarico – e credo anche con molta rabbia – di dove rrimandare appuntamento perché … i vaccini non gli sono stati consegnati (e speriamo gli vengano consegnati nei prossimi giorni).
De aggiungere altro?
Grazie Presidente Cirio, grazie assessore Icardi. Davvero un’organizzazione manageriale.
Ebbene sì: Sono incazzato nero (e tutto questo non lo accetterò più!)