Perché non copiamo l’ Oyster Card?

Chiunque sia abituato ad andare a Londra e a girare la città con la metropolitana o i bus conosce l’ Oyster Card. E’ un sistema intelligente che non costringe a calcoli complicati per l’acquisto del biglietto.  Funziona così (da tanti anni): l’Oyster Card si può acquistare in tutte le stazioni della metro o ferroviarie di Londra. Si paga un deposito di 5 sterline, che comunque verrà reso se si decide di restituire la carta (ma se si pensa di tornare a Londra non conviene, perché l’Oyster Card non ha scadenza). Qualora si decidesse comunque di restituirla, verrà reso anche l’importo non utilizzato. Ovviamente, il saldo utile sulla card per viaggiare ad un certo punto finirà e sarà necessario ricaricarla., operazione semplicissima e possibile in tutte le stazioni della metro o del treno, attraverso una delle macchine automatiche. Si può ricaricare sia con contanti che con carte di credito. La card va poi solo passata sugli appositi lettori di colore giallo all’ingresso di ogni stazione e passata anche in uscita alla stazione di arrivo. Non bisogna dimenticarsi assolutamente il passaggio della card in uscita, anche se magari per il momento di punta i tornelli fossero aperti, poiché altrimenti si può essere multati. Questo in quanto l’importo varia a seconda del percorso utilizzato (urbano o extraurbano) e quindi viene calcolato in uscita (in autobus o in tram basta passare la card in salita poiché invece il prezzo delle corse non varia a seconda della destinazione). Un altro vantaggio è che la Oyster Card ha uno specifico Daily Price Cap, che non è altro che un limite di spesa giornaliera: superata una certa spesa non verrà addebitato più nulla e si può viaggiare per tutto il resto della giornata senza spese aggiuntive.  Comodo vero? A Milano dovendo prendere un biglietto extraurbano della metro bisogna fare dei calcoli come se si dovesse entrare in orbita. Alle macchinette automatiche appare questa legenda:

Chiaro no?  Ma perché non si pensa di copiare da chi ha avuto un’idea intelligente? Non ci sarebbe proprio nulla di male!

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