Il figlio tecnologico

Io mi considero già abbastanza “tecnologico”. Rispetto ad altre persone della mia età o anche più giovani sicuramente lo sono. Ma al confronto con i ragazzi fra i 25 e i 30 anni non c’è davvero gara. Lo vedo con mio figlio. Io magari arrivo a fare le stesse cose, ma in molto più tempo e con molta più fatica. Lui invece non ha alcuna difficoltà ad affrontare qualunque configurazione del computer o dello smartphone. Inoltre ogni tanto ci propone innovazioni per la casa da cui io sono affascinato e che invece fanno orrore a mia moglie (che neppure ha e proprio non vuole avere uno smartphone perché “il telefono mi serve solo per telefonare e basta”). Nonostante questo il “millennial” è riuscito ad installare in casa alcuni “Dash Button” di Amazon; se non sapete di cosa si tratta siete un po’ “superati” pure voi: si tratta di piccoli dispositivi a cui viene abbinato un prodotto di consumo (detersivo per lavatrici, per i piatti, fazzoletti di carta) e che devono essere connessi in wi-fi a internet (vedi foto sopra). Quando la “massaia” (per citare un termine caro a Mike Bongiorno” vede che tale prodotto si sta per esaurire deve solo pigiare il pulsante e in meno di 24 ore una fornitura le sarà consegnata a casa (il pagamento avviene naturalmente con la carta di credito preventivamente registrata). In effetti è un servizio di estrema comodità. La moglie refrattaria al progresso, però, raramente li ha utilizzati sostenendo che lei preferisce controllare le offerte al supermercato tradizionale.  Altre piccole innovazioni di questo genere, comunque, sono riuscite a fare il loro ingresso in casa, ma l’altra sera non c’è stato nulla da fare per le lampade a comando vocale. Il ragazzo voleva installarci in camera da letto due lampade che avrebbero potuto essere accese e spente, nonché cambiare colore o intensità, utilizzando Siri (sistema intelligente di comando vocale) dall’iPhone o iPad. Io trovavo la cosa esaltante, soprattutto per la possibilità infinita di fare scherzi da remoto. La donna di casa però ha posto un veto assoluto, come solo le donne sanno fare minacciando ritorsioni. Apostrofata come “antiquata” è stata comunque irremovibile. Peccato. Le “lampade intelligenti” sono state ritirate.

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