Blog estate: La brioche (22/03/2022)

Egregio Signor Iper,
l’altro giorno facendo la spesa ho notato un cartello che mi invitava a provare le vostre nuove brioche al pistacchio.  Il pistacchio è la passione di mia moglie: potevo ignorarlo? Certo che no. E quindi ne ho comprata una per la colazione della consorte del giorno successivo. Mia moglie mi ha ringraziato commossa. Ho notato che quella mattina si è alzata più volentieri del solito, grazie al pensiero del croissant dolce e pistacchioso che l’attendeva in cucina. Ma poi: il dramma. Un urlo straziante ha sottolineato il fatto che la brioche fosse totalmente vuota, priva della promessa crema al pistacchio.  Sono traumi da cui è difficile riprendersi. Non si fa, signor Iper, non si fa. Occorre starci attenti a queste cose. Queste delusioni ti segnano per giorni interi.  Mi raccomando: ci stia più attento.

Blog estate: È uno di quei giorni che … (18/03/2022)

Pensieri/citazioni di un mattino in cui ci si alza … di pessimo umore

È uno di quei giorni in cui
Rivedo tutta la mia vita
Bilancio che non ho quadrato mai
Posso dire d’ogni cosa
Che ho fatto a modo mio
Ma con che risultati non saprei
(Giorgio Calabrese – “Domani è un altro giorno”)

La più consistente scoperta che ho fatto, pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni, è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare
(Jep Gambardella – dal film “La Grande Bellezza”)

Senza la speranza, la vita non vale la pena di essere vissuta
(dal film “Milk”)

Posso dirti finalmente
che ci è voluto del talento
ad esser vecchi e non adulti
(Jacques Brel – “La canzone degli amanti“)

Non è facile pensare di cambiare
Le abitudini di tutta una stagione
Di una vita che è passata come un lampo
e che fila dritta verso la stazione
(Vasco Rossi – “Un mondo migliore”)

E se non bastasse, ho anche la sfiga di essere astemio.

E poi:
Mi deprime moltissimo vedere distruggere un pianeta. L’unica cosa che mi deprime ancora di più è essere sul pianeta mentre viene distrutto.
(Douglas Adams)

Blog estate: Ritorno al passato (04/04/2022)

Una grande attrice questa Giorgia Meloni. Riesce a esprimere, essendo convincente, esattamente il contrario delle sue azioni. Sentite.

Secondo me a forza di dirlo se ne è anche convinta. Il problema è che le credono in troppi. Basta vedere i tweet suoi, dei suoi seguaci e del suo partito per capire che fa proprio il contrario: solo ricerca del consenso.
Mi fa poi ridere il fatto che questo brano è un estratto del discorso che ha tenuto a Bari per l’evento  “Europa e territori: conoscere per costruire il futuro”. Costruire il futuro? Lei che è conservatrice e guarda solo al passato? Il loro slogan ora è “Conservare ciò che si ama per dare radici al futuro”. Ma sappiamo bene cosa amano, purtroppo.

Blog estate: Le serie che ho visto: Trapped (23/10/2021)

Oggi vi porto in Islanda con una bella serie intitolata “Trapped“. E’ su Netflix, dove sono disponibili due stagioni per un totale di 20 puntate. Vi dico subito che sono stato conquistato dalla prima stagione più che dalla seconda, comunque sempre ben realizzata.

L’ambientazione in un piccolo villaggio islandese coperto di neve è decisamente suggestiva e rende Trapped molto interessante, pur essendo la classica serie tv poliziesca, con detective tormentato, difficile  rapporto uomo e donna , un omicidio, il mistero, una storia di famiglia che torna dal passato.  Insomma: non vi deluderà. A me è piaciuta molto. Le due stagioni sono comunque indipendenti, nel senso che la prima vicenda termina con la puntata numero 10.  Il trailer è n lingua originale, ma su Netflix gli episodi sono tutti doppiati in italiano.

Blog estate. Con gli anni arriva la saggezza? (17/04/2020)

Aveva sentito dire spesso che con gli anni arriva la saggezza, e aveva aspettato, fiducioso, che questa saggezza gli desse quello che più desiderava: la capacità di guidare la direzione dei ricordi per non cadere nelle trappole che questi spesso gli tendevano.

Luis Sepúlveda (1949 – 2020)

Però io la saggezza … sto ancora aspettandola.

Blog estate: Zitta e ascolta! (07/07/2020)

Un video che però è la ripresa di una trasmissione radiofonica di Radio Capital. In studio c’è la scrittrice Michela Murgia, al telefono c’è Raffaele Morelli che, secondo Wikipedia è psichiatra, psicoterapeuta, filosofo e saggista. Vi lascio prima vedere il filmato, che già ne vale la pena.

Beh avete visto che, anche se ovviamente la domanda della Murgia non era certo favorevole a Morelli, la scrittrice e, in questo caso, padrona di casa ha conservato pacatezza e self control di fronte a un comportamento decisamente indisponente. Ecco come ha descritto l’accaduto il “quotidiano” (solo perché esce tutti i giorni) “Libero”.
Che rissa a Tg Zero di Radio Capital. A scontrarsi la scrittrice rosso-chic Michela Murgia e lo psichiatra Raffaele Morelli. Si parlava delle donne, di identità sessuale, e Morelli spiegava che a suo parere le bambine devono giocare con le bambole per conservare la loro “radice femminile”. Va da sé, la Murgia ovviamente trovava inaccettabile simile presa di posizione, così è partita all’attacco dello psichiatra. Ne è seguito un battibecco in cui Morelli non riusciva più a prendere la parola, dunque la sbroccata: “Stai zitta e ascolta”, ha urlato zittendo la Murgia.
Ecco. Non servono commenti, direi.

Blog estate: Perché non ospito i migranti a casa mia (09/10/2020)

Pensavo che ormai una domanda così stupida non fosse più di moda. Invece purtroppo si sente ancora spesso, anche in televisione, chiedere “Perché non ospiti un migrante a casa tua?”  Su Facebook poi nei commenti qualcuno che la tira fuori c’è sempre, immancabilmente.

Ho trovato questo articolo dello scorso anno di Rolling Stone scritto da Francesco Oggiano che mi pare risponda bene, anche se ovviamente servirà a poco con gli … irriducibili.

È l’ultimo appiglio di chi è a corto di punti fermi, il colpo sbracciato di chi non ha più fiato: “Perché non li ospiti a casa tua?”. È lo slancio finale di chi ha esaurito tutte le argomentazioni farlocche e sa di stare finendo imbrigliato in quelle sensate dell’interlocutore. Quando finiscono i vari “portano le malattie” e “stanno benissimo” (frasi in leggera contraddizione tra loro); quando passano inoffensivi i vari “ci portano via il lavoro” e “non hanno voglia di fare niente” (in contraddizione anch’esse); quando persino i “ci stanno invadendo” e i “lasciamoli in mare” non fanno effetto, ecco spuntare la domanda intesa come risolutiva: “Perché non li ospiti a casa tua?”.

L’avrete sentita o letta anche voi: a cena dov’era presente un amico “sovranista”; come commento su Facebook quasi ogni volta che qualcuno osa analizzare la vicenda dei migranti e delle Ong; come tweet del ministro dell’Interno italiano. Matteo Salvini, particolarmente affezionato all’idiota domanda, qualche giorno fa l’ha posta indirettamente nei confronti di Luciana Littizzetto, che aveva lanciato un appello per i migranti a bordo della Open Arms: “Secondo voi quanti ne ospiterà a casa sua?”. La domanda ha avuto un risvolto prima comico (la Littizzetto, ricoperta da migliaia di insulti, è madre adottiva di due ragazzi, Vanessa e Giordan), poi gravissimo (la comica è stata ricoperta di insulti e minacce) e ha richiesto, per l’ennesima volta, una risposta.

Non li ospito a casa mia perché pago le tasse. Tasse che servono a pagare persone e strutture dedicate all’accoglienza dei migranti.

Perché la gestione dell’immigrazione è una faccenda seria per cui servono le migliori competenze e le menti più affinate. Non è mica un affare che si risolve negli scantinati di casa.

Perché come ricorda un uomo di chiesa come il monsignor Nunzio Galantino, “per queste persone serve altro e meglio di quello che so fare io, servono pratiche e organizzazioni che sappiano affrontare le necessità di salute, prosecuzione del viaggio, integrazione, lavoro, ricerca di soluzioni”.

Non li ospito a casa mia perché rispetto il patto sociale: io onoro i miei doveri. In cambio, pretendo che lo Stato si occupi di quel che gli compete: istruzione, sanità, sicurezza, infrastrutture…

Non li ospito perché, come ha detto bene Cecilia Strada, non mi sognerei mai allestire una sala operatoria in cucina quando un mio parente sta male, di costruire una scuola in ripostiglio per dare un’istruzione ai miei figli, di comprare un autobotte per spegnere un incendio.

Non li ospito a casa mia per lo stesso motivo per cui i sovranisti che chiedono più sicurezza non fanno le notti di pattuglia; per cui quelli che dicono “prima gli italiani” non danno parte dei loro soldi ai compaesani più indigenti; e quelli che dicono “prima i terremotati italiani” non ospitano in casa loro i terremotati italiani.

Perché c’è uno Stato che forma poliziotti, gestisce galere, combatte povertà e costruisce centri d’accoglienza. Coi nostri soldi. Eccola, la risposta alla domanda più idiota del decennio.

 

Blog estate: Effetto Dunning-Kruger (10/02/2021)

La Meloni non entra nella coalizione di governo ma è disposta ad aiutare patriotticamente Mario Draghi. Lei che aiuta Draghi. Capite?  Direi che siamo in pieno effetto Dunning-Kruger (*). Ho sempre detto che più della cattiveria e dell’ignoranza mi fa paura la non consapevolezza dei propri limiti. Ecco. Secondo me non c’è nessuna differenza in questo ragionamento con quello che fanno i no-vax contrapponendosi alla medicina ufficiale. D’altra parte, come Salvini, non ho mai sentito la Meloni esprimersi sula vaccino anticovid. Credo che anche lei abbia troppi “fan” tra i no-vax per esporsi.
Ma poi lei parla sempre come se non fosse mai stata al governo e fosse arrivata da pochi anni. E’ in politica dal 1998 ed è “a carico nostro” dal 2006, quando aveva 29 anni.  E’ stata Ministro dal 2008 al 2011 nel governo Berlusconi. Riporto da Wikipedia: Giorgia Meloni fu definita come femme fascista dall’università statunitense Johns Hopkins University; nel 2006 ha dichiarato di avere un «rapporto sereno con il fascismo»; ha in seguito sostenuto che Mussolini «è un personaggio complesso, va storicizzato»; sulle leggi ad personam ha sostenuto che «bisogna contestualizzarle. Sono delle leggi che Berlusconi ha fatto per se stesso. Ma sono leggi perfettamente giuste». Capito?

(*) L’effetto Dunning-Kruger è una distorsione cognitiva a causa della quale individui poco esperti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità autovalutandosi esperti a torto, mentre al contrario persone davvero competenti hanno la tendenza a sottostimare la propria reale competenza. Come corollario di questa teoria, spesso gli incompetenti si dimostrano estremamente supponenti. (Wikipedia)