La pacchia

“Parliamo del termine terribile ‘pacchia’. Come come può essere ‘pacchia’ una traversata in mare terribile?! L’altro giorno due bambini sono morti arsi vivi vicini al motore…
Proprio nelle ore in cui questi bambini morivano sono state fermate ancora una volta le ONG.
Invito chi ascolta a non credere alla menzogna dell’invasione, della speculazione trattando le ONG come se fossero dei trafficanti, che è una aberrazione assoluta.
Alcuni dicono: tornassero a casa loro in Africa. Questi profughi non possono tornare a casa loro. In Libia verrebbero sequestrati e torturati per chiedere l’estorsione alle famiglie.
Abbiamo i video delle torture perché sono stati ricevuti dai loro parenti che l’hanno portato ai sacerdoti e volontari per chiedere aiuto. Chiedono 10mila euro, che è una cifra immensa. A questo punto arrivano i soldi attraverso circuito internazionale, lo imbarcano e quando arriva in Italia il suo percorso primo sarà quello di guadagnare per dare i soldi alla famiglia che lo ha liberato. Questi ragazzi quando si accorgono di essere sequestrati vorrebbero tornare nelle loro città. Invece vengono fermati e torturati.
‘Pacchia’ e ‘crociera’, ‘altro che affamati’, queste le frasi usate. Vi hanno fatto credere che sono colpevoli dei nostri disagi, postando sui social ogni giorno crimini commessi da immigrati. Se ogni giorno qualcuno postasse i crimini dei calabresi, napoletani, torinesi, avreste la sensazione che quella città o regione è la più criminale in Italia. Tramite questa manipolazione vi hanno nascosto ciò che sta accadendo, mettendo il bersaglio su persone che nella maggior parte dei casi sono solo disperati…”

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