Ciao, Raffa!

Ero molto legato a Raffaella Carrà. Un po’ perché aveva riempito i sabato sera della mia prima gioventù, un po’ perché mi pare sia stata la prima grande personalità che ho avuto modo di avvicinare per un’intervista radiofonica. Era infatti il 1976, il primo anno in cui avevo un programma del mattino a  RTL di Tortona, ed ero riuscito ad ottenere un appuntamento per parlare con lei al termine di un suo spettacolo allo stadio di Voghera. Avevo poco meno di vent’anni, ero totalmente inesperto e lei mi accolse come se fossi stato un giornalista importante: assolutamente disponibile, gentile e professionale. Ricordo che ne uscì una bella conversazione che fu molto ascoltata. Lei in quel periodo stava lanciando il brano “Forte Forte Forte” e salutando al termine dell’intervista disse “Adesso fai ascoltare il mio ultimo disco, eh? L’avete vero? O è una bugia?” Mentii dicendo di sì e correndo ad acquistarlo (a mie spese) la mattina dopo nel mitico negozio dei signori “Emiliani” a Tortona.
Credo che sia stata un fenomeno irripetibile della televisione, italiana ed internazionale.
Ciao Raffa!

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