Puntare il dito

Mi piacerebbe sapere perché in Italia quando qualcuno fa qualcosa di buono che gli porta magari popolarità, ci dev’essere sempre chi lo critica perché invece di fare quello non ha pensato a quell’altro. Nessuno che si renda conto che avrebbe potuto evitare di fare anche quello. No, sempre a puntare il ditoHa fatto quello ma poteva fare anche quell’altro.  Oppure: sì adesso ha fatto quello, ma in altre occasioni si è comportato ben diversamente. E allora? Stiamo parlando di cosa ha fatto adesso. Niente da fare. Siamo fatti così. soprattutto con chi magari non ci è simpatico. Con coloro di cui siamo “fan” invece, cosa hanno fatto in passato non  ci interessa. Non ho mai sentito nessuno dire Sì adesso è di destra ma un tempo frequentava i centri sociali.  (esempio a caso eh…!) oppure Sì adesso è all’opposizione ma un tempo era al governo, è stata ministro e ha anche votato che Ruby era la nipote di Mubarak (altro esempio a caso eh, s’intende!).


Ai sovranisti che hanno perso tempo a isolare pezzi dei testi di alcune canzoni di Fedez per dimostrare che ci sono frasi omofobe, ha risposto il sito bufale.net:

Come si poteva facilmente immaginare, è già partito il tiro al bersaglio sovranista contro Fedez, in riferimento al discorso che ha tenuto durante il concerto del primo maggio contro alcuni esponenti della Lega e a favore del ddl Zan, visto che oggi viene tirato in ballo il testo la canzone ‘Tutto il contrario’. Si tratta di un pezzo concepito dal cantante quando aveva circa 20 anni, con il quale è apparsa evidente la presa in giro nei confronti di Tiziano Ferro. A quel tempo, quest’ultimo aveva da poco reso pubblica la sua omosessualità… Il presupposto corretto dal quale partire è che il testo della canzone di Fedez, chiamata ‘Tutto il contrario’, sia autentico. In alcuni passaggi, effettivamente, ci sono delle parole a dir poco evitabili nei confronti di Tiziano Ferro.
In rete ritrova facilmente il testo della canzone ‘Tutto il contrario’, come si può osservare anche attraverso il sito Testi canzoni. Effettivamente, e nessuno lo nega, ad un certo punto Fedez si scaglia in malo modo contro Tiziano Ferro. Lo scorcio incriminato della canzone è il seguente:
“Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing
Ora so che ha mangiato più würstel che crauti
Fin qui nulla da dire, ma va anche aggiunto che lo stesso Fedez nel 2019 si era già scusato per il testo della canzone ‘Tutto il contrario’, evidenziando che in quel periodo era giovanissimo, senza una casa discografica, pubblicando dei pezzi online. Con il tempo si cambia e soprattutto si cresce. Questo, in sostanza, il passo indietro del cantante, il quale ha già avuto modo di chiarire a più riprese con Tiziano Ferro quanto avvenuto a suo tempo.
Ecco perché ha poco senso, dopo il discorso al concerto del primo maggio, fossilizzarsi sul testo della canzone ‘Tutto il contrario’, con la brutta uscita di Fedez nei confronti di Tiziano Ferro. (Fedez ha anche aggiunto che il titolo dovrebbe far comprendere che in quel brano diceva il contrario di quello che pensava, n.d.r.)
Le altre e rasi che girano nei meme Facebook da alcune ore, se prese singole e non nel contesto della canzone, possono sembrare quello che in realtà non sono. Ecco perché bisogna andare più a fondo con l’analisi del testo di pezzi come “Faccio brutto” a “Canzone da gay”. 
Un esempio lampante, a tal proposito, ci arriva proprio da ‘Faccio brutto‘, con la frase: “Ho un odio represso verso tutte le persone gay. Si tratta della canzone in cui da Fedez giunge una critica a quelli che dicono frasi del genere. Basterebbe ascoltarla meglio. Quanto a “Le feste di Pablo“, concepita insieme a CARA, fu la stessa artista con un’intervista dello scorso anno a parlare di un personaggio paradossale nel racconto che emerge dal testo.
Si potrebbe riepilogare tutto così: “Faccio brutto” è una parodia del rapper, con cui Fedez prende in giro i luoghi comuni sul rapper “cattivo”. Andando avanti, su “Canzone da gay” sarebbe sufficiente concentrarsi su questioni anagrafiche, se pensiamo che l’abbia scritta a 17 anni. Un pezzo estremamente ironico, a prescindere dal fatto che possa piacere o meno il genere. Non omofobo.
Ancora, “Ti porto con me” è una sua opera che risale a quando aveva 22 anni e, da allora, sono trascorsi dieci anni. Dunque, è necessario analizzare approfonditamente i testi di Fedez con “Faccio brutto” e “Canzone da gay”.

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