Ma allora, questo razzismo?

Ma allora, questo razzismo esiste o non esiste nella nostra bella Italia? Secondo qualcuno mica esiste. E poi adesso dopo il Covid siamo tutti migliorati, no? Non so se avete visto l video postato su Instagram da questo calciatore dal viso angelico. Non tutti i giornali lo hanno pubblicato ritenendo che i propri lettori potessero esserne turbati. E’ vero, ma credo che valga la pena vedere a quali punti si possa arrivare. Io se fossi il padre di questo ragazzino, perché di ragazzino si tratta, anche dal viso angelico, vorrei vedere il filmato per prendere provvedimenti in modo da non sentirmi,  in questo caso sì, Salvini, di aver fallito il mio compito educativo.
Il protagonista  è un giovane calciatore tesserato della seconda categoria piemontese ed ha realizzato alcune storie su Instagram con pesanti insulti razzisti e sessisti nei confronti di una donna colpevole non si sa di cosa. Come scrive Repubblica (che non ha però pubblicato il video) si sentono frasi assurde come: C’è una ne*ra di merda che pensa di avere dei diritti. Donna e diritti non dovrebbero stare nella stessa frase, in più ne*ra. Orango. You are black, ne*ra di merda. Baciami il ca**o, pu**ana!. T*oia, lavami i pavimenti”. Frasi irripetibili che hanno, però, scatenato la rabbia di molte persone che hanno iniziato a segnalarlo a “influencer”, giornali e alla stessa FIGC. La stessa pagina social della società piemontese è stata presa di mira tanto da costringere il club a diramare un comunicato in cui si preannunciavano provvedimenti nei confronti del giocatore. Provvedimenti annunciati lo scorso 19 giugno e, dopo la bufera mediatica causata dall’accaduto, presi ora. Il giocatore infatti è stato sospeso.
Forse non è razzismo e sessismo. Forse è solo stupidità. Certo è tutto molto, molto triste.

Il legale del ragazzo ieri ha diffuso questo comunicato:
Estrapolare illecitamente un video da un contesto privato e diffonderlo attribuendogli un movente – sottolinea il’avvocato – non è rappresentare il pensiero e l’obiettivo del mio cliente, che corre sui campi di calcio con compagni di ogni etnia, e si scusa con tutti, con le persone citate e con la sua famiglia”.
“Questo frame destinato una visione privata, e non pubblica, ha destato clamore, in considerazione dei toni utilizzati, elevandosi a manifesto e programma politico, mentre in realtà si è trattato di una sceneggiatura privata che tale resta”, prosegue il legale nella nota e aggiunge: “tutti ne stigmatizziamo i contenuti ma prima dobbiamo comprendere che si tratta di una sceneggiatura da vedere e cancellare tra amici, un gioco che non piace, appositamente utilizzo questo termine, ma che ha un solo movente privato e non pubblico come l’illecita diffusione gli ha attribuito”.
“Una condotta privata che diviene certamente paradossale, non condivisibile e provocatoria a maggior ragione quando si eleva a lettura pubblica nell’epoca della velocità e dei social e nell’attuale panorama di dura conquista dei diritti e delle libertà”, conclude l’avvocato sottolineando che per suo tramite il suo cliente “dopo giorni di riflessione trascorsi nel dolore, si scusa oggettivamente ed a prescindere con quanti possano essersi sentiti toccati su un tema con cui giustamente è molto difficile scherzare, forzare la mano, provocare anche nel proprio privato“.

Sceneggiatura privata? Ma questo avvocato sa cosa significa “sceneggiatura“? Ci vuol far credere che era tutto scritto e il suo assistito era solo un interprete di un film? Mah… meno male che almeno si scusa …
Decidete voi ora se vedere o meno il video.

 

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