Sì, io l’ho scaricata, pur sapendo che al momento in Piemonte non è ancora attiva, ma lo sarà e voglio essere già … attrezzato. Francamente mi chiedo perché non si dovrebbe scaricare, se non solo per una sciocca presa di posizione (naturalmente non considero complottisti, no-vax, no-mask e simili perché se si tratta di stupidità non ci perdo tempo). Per la privacy? Ma se sul nostro smartphone abbiamo App che tracciano qualsiasi cosa si faccia, tanto che poi quando navighiamo in internet vediamo pubblicità mirate proprio sui nostri gusti personali! Quando solo per il fatto di avere in tasca o in borsetta il cellulare lasciamo nostre “impronte digitali” ovunque andiamo. E tutto questo senza un motivo preciso. L’App Immuni probabilmente non è perfetta, forse non servirà a molto … ma meglio di nulla è sicuramente. E più persone decideranno di utilizzarla, più vite contribuirà a salvare. Perché di questo si tratta: salvare vite umane, tra cui la nostra. Sarebbe troppo chiedere anche ai partiti dell’opposizione, per una volta, considerata l’emergenza, di collaborare davvero invitando a utilizzare “Immuni” ? Probabilmente sì, è troppo, ma lo chiedo ugualmente. Sarebbe davvero un gesto di responsabilità.
Se volete sapere davvero qualcosa in più su Immuni, leggete questo articolo de “Il Post”.
Ah: i “consulenti” della Regione Piemonte, regione che come sappiamo bene si è distinta nella gestione dell’emergenza tutelando al massimo i medici del territorio, come abbiamo anche rilevato qui in provincia di Alessandria … sconsigliano ovviamente l’App perché il sistema di tracciamento regionale – dicono – è già più che sufficiente. Se funziona bene come quello delle segnalazioni tramite e-mail che sono andate perse nel momento peggiore dell’epidemia, siamo a posto. E poi le persone ormai, mi pare, non circolino più solo all’interno della Regione, quindi un tracciamento nazionale direi che è sicuramente meglio. Leggete l’articolo che segnalo sopra: chi ha realizzato l’App mi pare sicuramente più affidabile di questi “consulenti”.