Repetita iuvant: Il Belinismo

Un post di qualche mese fa, già in emergenza coronavirus comunque, cui basta cambiare i soggetti ma resta valido.
Il mio anziano, saggio e spiritosissimo zio di Genova con cui da bambino e da ragazzo ho trascorso tante giornate in campagna, quando doveva commentare le stranezze o i discorsi astrusi di qualcuno diceva che non bisognava parlare di cattiveria o di ignoranza, ma c’era un solo termine, genovese, che potesse definire quelle persone, ed era intraducibile in italiano: belinismo. E in effetti dice tutto e credo sia chiarissimo. Questa definizione mi è immediatamente tornata in mente dopo tanto tempo quando ho visto cosa è accaduto a Milano e in altre città sabato scorso. Che si può dire, oltre che sono incoscienti ad organizzare un assembramento in questo periodo? Si può dire che sono dei criminali? Si può dire che sono dei provocatori? Si può dire che sono dei rivoluzionari? Si può dire che sono politicamente impegnati? No direi che si può solo dire che sono affetti da belinismo.


(da corriere.it)

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