Mi sono imbattuto in un filmato che illustra una situazione che mi ha lasciato “basito“, per citare un’espressione recentemente usata da Giorgia Meloni (che come sapete è una persona che apprezzo… meno di nulla). Ditemi voi se tutto questo non è sconvolgente
Il fatto che il filmato sia stato realizzato espressamente per il mercato italiano ci fa capire che sono molti i nostri connazionali che hanno scelto questo sistema – la maternità surrogata – per diventare genitori. Non mi permetto di giudicare la scelta in sé dal punto di vista morale. Ma dal punto di vista legale sì: come ricordano i firmatari di una petizione che chiede di indagare su questa problematica, in Italia «la gestazione per altri o utero in affitto è un reato e chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con una multa da 600.000 a un milione di euro». Prima gli italiani, vero? Sarebbe interessante sapere quanti sono in totale, nelle varie agenzie. Secondo il Corriere in Ucraina sono decine le agenzie di maternità surrogata che in questo momento sono in difficoltà sia perché il business è fermo a causa della pandemia, sia perché si ritrovano con tanti bambini e bambine sospesi in un limbo, anche giuridico.
Credo che per queste notizie si possa davvero rimanere basiti, non per una donna che si commuove pubblicamente per aver realizzato un progetto per cui ha lavorato tutta la vita. E sottolineo lavorato, signora Meloni.