Standing Ovation

Come posso definire quello che provo nei confronti di Alessandro Sallusti? Meglio non definirlo, per decenza. La professione del giornalista dovrebbe essere quasi una missione alla ricerca della verità. Lo so: sono in pochi  a potersi definire ottimi giornalisti. Ma tra ottimi e Sallusti (e Belpietro, Giordano, Del Debbio, Porro,  pure, tralasciando Feltri che ormai è solo una macchietta) c’è un salto notevole. Impossibile pensare che esista l’imparzialità totale. Un po’ di faziosità è inevitabile. Ma un conto è far trasparire il proprio pensiero, un altro è “pettinare” a favore delle proprie tesi e dei propri padrini politici una notizia. Senza contare i titoli ad effetto studiati solo per abbindolare i lettori meno scafati. Quindi, quando c’è qualcuno che dice a questi personaggi come stanno le cose beh… vien proprio voglia di alzarsi in piedi e applaudire.

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