Blog estate – L’affaire @LCuccarini (22/01/2019) con aggiornamento di oggi

Ovviamente qualcuno mi ha chiesto cosa ne penso delle uscite “sovraniste” di Lorella Cuccarini, sapendo, da un lato, che ho avuto modo di conoscerla seppure marginalmente, poiché abbiamo fatto un piccolo pezzo di percorso lavorativo nello stesso progetto teatrale (“Sweet Charity” soprattutto) e, dall’altro, che le mie opinioni in merito all’attuale governo sono completamente diverse. Dico subito che la cosa che mi ha dato maggiormente fastidio sono i commenti velenosi e maleducati comparsi sui social, compreso quello che “Hater” Parisi poteva tranquillamente risparmiarsi. Lorella è sempre stata una persona con una forte personalità, con idee personali e precise e con una professionalità ed una serietà lavorativa che non è facile trovare, anche in campi diversi da quello dello spettacolo. Quindi attaccarla sul fronte della sua carriera o per il fatto di non essere considerata un’intellettuale è decisamente scorretto. È possibile confutare idee e convinzioni senza essere maleducati e volgari. E questo, secondo me, dovrebbe valere sempre, nei confronti di chiunque, sia nella vita di tutti i giorni che sui social. Detto questo è ovvio che sono profondamente dispiaciuto nel leggere le sue attuali interviste e, soprattutto, i suoi post e i suoi “Mi piace” a post sovranisti – e a volte anche complottisti – su Twitter. A parte la conoscenza personale, Lorella è un personaggio che abbiamo tutti seguito da tanto tempo, per cui comunque in tanti proviamo affetto come se fosse una di famiglia e queste sue, secondo me, nuove convinzioni sono  incomprensibili e un po’ fanno male. Ma questo non può scalfire la stima professionale per una delle più preparate e serie professioniste dello spettacolo italiano, che sul lavoro, durante le prove di uno spettacolo, era sempre la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via. Instancabile ad intrattenersi con i fan dopo gli spettacoli, amica affettuosa e sincera di tutti i colleghi e collaboratori. Adesso nel leggere quanto posta su Twitter a volte stento a riconoscerla. Peccato.
Comunque: secondo me sbaglia ma… guai a chi la tratta male.

Nel 2008 in occasione della festa per le 1000 repliche di Grease al Piper di Roma ho ballato con lei sulla pista “La notte vola”. Ricordo indimenticabile. Sotto, invece, una foto del 2017.

L’aggiornamento
Però l’uscita qualunquistica e superficiale di questi giorni su Bibbiano poteva davvero risparmiarsela. «Non ne posso più del politicamente corretto» ha dichiarato: ma qui si tratta solo di correttezza semplice: nessuno approva quanto si ipotizza possa essere successo a Bibbiano. Ma le indagini sono in corso, tutti i mezzi di comunicazione se ne sono occupati e se ne occupano.  Dire al quotidiano LaVerità. «Bravi, non mollate su Bibbiano» è di parte, approssimativo,  e non basta aggiungere «E’ ora che noi che abbiamo un dialogo con il pubblico, facciamo sentire la nostra opinione al di là delle convenienze». Posso crederci. Ma non mi pare di aver letto sue dichiarazioni sullo strazio delle madri separate dai figli in Libia e violentate. Lì sì che sarebbe davvero credibile che fosse   al di là delle convenienze.

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