Il 28 aprile 2018 scrivevo:
Oggi vi parlo di una serie la cui seconda stagione è ancora in onda per diversi episodi (in Italia su Netflix). Potete iniziare comunque con la prima e vi dico subito che è la più bella. La serie trovo sia convincente fino a metà della seconda: poi diventa un po’ stanca e ripetitiva. Ma almeno i primi 31 episodi, quindi, bisogna vederli. Si tratta di “Designated Survivor” (Sopravvissuto designato) e ha per protagonista Keifer Sutherland, l’indimenticato protagonista di “24”. Durante l’annuale discorso del Presidente degli Stati Uniti sullo Stato dell’Unione, Tom e sua moglie vengono portati in un luogo non ben identificato, poiché Tom, per quell’occasione, è stato scelto come “sopravvissuto designato”, figura che esiste davvero negli Stati Uniti e che rappresenta un componente del Governo americano che, in caso di attentato al Presidente ed alle più alte cariche, ne deve prendere il posto per garantire la continuità istituzionale. Un gravissimo attentato terroristico accade veramente al Campidoglio ed il Presidente con tutti i vertici del Governo restano uccisi. Tom diventa così, totalmente in modo inaspettato e involontario, l’uomo più importante d’America, ed è costretto a prestare giuramento vestito in modo decisamente informale, così come si trovava, per diventare, da un momento all’altro, il nuovo Presidente degli Stati Uniti. La serie racconta quindi come un uomo comune vede e potrebbe trattare le trame e i problemi della politica. Ottima interpretazione e buon ritmo narrativo ne fanno una serie cult.
E’ ora disponibile, sempre su Netflx, la terza stagione, che dopo le prime puntate un po’ troppo ripetitive, ha trovato nuovo slancio su una trama ben congegnata ed intrigante, su cui non vi anticipo nulla per non rovinare la sorpresa. Da vedere.