L’intimo della vigilessa

No: non si tratta di un nuovo filone per film sexy stile anni settanta. E’ il nuovo regolamento comportamentale per il Corpo Vigili Urbani del Comune di Cittadella (Padova).  Leggo infatti su vari siti di informazione  tra cui tgcom che  Sul look delle vigilesse, a Cittadella (Padova) non si scherza. Il nuovo regolamento della polizia locale, appena approvato in consiglio comunale, stabilisce non solo uniforme e taglio di capelli, ma dice la sua anche in fatto di intimo. Mutandine e reggiseno dovranno essere sempre di un colore tale da non essere visibili sotto i vestiti. Collant obbigatorio anche d’estate, per non venir meno al decoro. Nel nuovo regolamento nulla è lasciato al caso, riporta la Stampa: poco rossetto, trucco leggero, capelli ordinati e poco gel, ma soprattutto niente ciglia e sopracciglia finte. Pochi gioielli, meglio un solo anello non appariscente e, come già detto, un occhio di riguardo all’underwear, in modo che non distragga automobilisti e pedoni. Decoro richiesto anche ai colleghi uomini: barba e baffi sì purché curati, ma almeno la libertà di scegliersi i boxer che piacciono di più.  «I nostri agenti sono tenuti ad avere un aspetto consono – ha spiegato il comandante Samuele Grandin – Siamo forze dell’ordine a tutti gli effetti, per cui vige un principio militaresco. Chi sceglie questo lavoro deve capire che non siamo un’armata Brancaleone, e per chi non si adegua scatteranno i procedimenti disciplinari». Quindi, io mi chiedo questo. Poiché non mi pare che il colore della biancheria intima sia visibile sotto la spessa divisa, sarà il comandante in persona ad occuparsi del controllo di reggiseno e slip?
Ah, scusate: non vi ho detto a quale schieramento politico fa capo la Giunta di Cittadella. Indovinate un po’ … 😊

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