Ebbene sì. Nella mia città si può gustare anche una qualità esclusiva di fragola, ovviamente solo in un limitatissimo periodo dell’anno. Si chiama proprio Fragola profumata di Tortona ed è davvero strepitosa. La sua produzione era entrata in crisi nel dopoguerra e fino a pochi anni fa se ne potevano trovare davvero pochissime in qualche orto privato. Oggi invece le cose vanno meglio grazie al Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela della Fragola di Tortona, sotto la tutela del Presidio Slow Food. E poiché il sito di Slow Food illustra molto meglio di quanto potrei fare io questo prodotto, vi riporto qui quanto scrive: La storia della fragola di Tortona inizia un secolo fa. Da un’attenta selezione di specie selvatiche presenti sulle colline circostanti si ottenne a inizio secolo una cultivar eccellente e pregiata: la «profumata». Una fragola nuova, diversa da tutte quelle esistenti: poco più grande di un lampone, dal profumo intensissimo e dal sapore dolce e delicato. Negli anni Trenta questa varietà di fragola divenne la punta di diamante dell’economia locale. Per la fragola di Tortona l’amministrazione cittadina costruì perfino un mercato coperto, il «Gabbione». Il vecchio mercato non era più sufficiente per accogliere le centinaia di acquirenti: in alcune serate si trattavano fino a 100 quintali di fragole, vendute in caratteristici cestini di fasce di legno intrecciate. Nella stagione della raccolta la città si impregnava di un profumo intenso, le operaie lasciavano il lavoro nelle fabbriche per dedicarsi alla raccolta e molte famiglie, grazie agli ottimi ricavi, riuscivano ad assestare i bilanci di un anno intero. Simile al lampone, come dimensione e colore, dolce, aromatica, ma soprattutto profumatissima: la fragola di Tortona è una rarità, tanto che la grande richiesta ha messo in moto un vero e proprio mercato del «falso»… Purtroppo, come dicevo, il periodo in cui si può gustare questa fragola nella mia città è breve, 15/20 giorni indicativamente fra maggio e giugno (dipende dalle condizioni climatiche). Sul sito del Presidio Slow Food trovate anche l’elenco dei produttori locali cui potete rivolgervi. Enjoy!