La scorsa settimana il “solito” Matteo Salvini ha avuto un’uscita infelice (come spesso capita, almeno a mio parere).
Come ho già avuto modo di scrivere sui social, il lavoro del panettiere è un lavoro duro, faticoso e nobilissimo. Molto più che fare il vice-premier come lo fa lui, limitandosi ad essere un leone da tastiera. Quindi: più rispetto per chi lavora, ministro. Venga a Tortona ad assaggiare il nostro Pane Grosso, piuttosto. Visto che, come non manca di far sapere, ama la buona tavola, vedrà che apprezzerà il lavoro dei panettieri.
Bacioni.
Dal Blog di Blue max del 15/03/2018
Un pane davvero speciale che se capitate a Tortona non potete farvi sfuggire: il Grosso di Tortona. Il nome scelto è lo stesso dell’antica moneta che secoli fa veniva “battuta” in città. Si produce da meno di un anno ed è preparato con la farina ricavata dal grano antico San Pastore, quasi del tutto scomparso ed ora nuovamente disponibile grazie all’impegno dell’Università del Piemonte Orientale, del Comune di Tortona, dell’azienda agricola Elilù oltre che da Coldiretti e fondazione Morando Bolognini. Fondamentali poi, ovviamente, dodici aziende che hanno coltivato l’antica varietà di grano tenero e l’hanno raccolto, permettendo così ai panificatori di produrre il Pane Grosso di Tortona. L’iniziativa ha avuto decisamente successo e ogni settimana – il pane viene prodotto solo il mercoledì e il sabato – se ne consumano oltre 350 chili! Personalmente lo trovo fantastico: pane ne mangio poco e quindi lo voglio davvero buono. Ve lo consiglio senza dubbio. Lo trovate nelle panetterie e rivendite che espongono il logo che vedete come immagine di questo post. Buon appetito.