Trieste e il clochard

Credo che tutti abbiano letto del gesto davvero inqualificabile del Vice Sindaco di Trieste. Inutile tornarci sopra. Sì: forse poteva essere assegnato il premio stupidità ma no, non sarebbe stato neppure sufficiente. Lasciamo perdere. Preferisco per una volta soffermarmi invece su quanto hanno fatto i cittadini di Trieste, che  hanno dato una straordinaria prova di solidarietà riportando a posto le coperte per il clochard, con un cartello con scritto “Caro amico, speriamo che questa notte tu soffra meno il freddo. Ti chiediamo scusa a nome della città“.  Come scrive il Corriere: non solo coperte ma sciarpe, maglioni, berretti e cuscini da poter riempire un baule, per affrontare al meglio le rigide temperature di questi giorni, con la colonnina di mercurio scesa nella notte sottozero. «In caso di mancato ritiro non gettare nulla, provvederemo al recupero entro domani» aggiungono in un post scriptum sul cartello, per tranquillizzare il vice sindaco tanto solerte verso il decoro urbano, quanto insensibile verso quello umano. «Non è la nostra Trieste, e non è questione di visione politica ma di civiltà – scrive Diego D’Amelio, il giornalista de Il Piccolo che ha diffuso le foto su Twitter -. Non penso che sia esagerato dire che siamo davanti alla banalità del male».

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