Eh sì: è già passato un anno da quando ho cominciato a scrivere questo blog. Mi direte: “Ma chi te lo fa fare?”. Nessuno, in effetti. Ma ormai è una sorta di passatempo serale cui difficilmente rinuncio. È anche diventata una sfida con me stesso: non è facilissimo trovare tutti i giorni qualcosa da scrivere, sia pure banale. Mi serve anche, in questo periodo di tensioni sociali esasperate sui social, a far capire ai miei conoscenti su Facebook qual è il mio pensiero su quanto accade, senza accesi confronti che rischierebbero di diventare scambi poco gentili. Come ho già avuto occasione di scrivere, conservo amicizie anche di persone di cui non condivido minimamente le idee politiche del momento, ma di cui magari apprezzo altre caratteristiche. Non sono quindi come coloro che rimuovono da Facebook chi non la pensa allo stesso modo (o dalla stessa parte). Credo sia meglio seguire queste persone per cercare di capire meglio le ragioni delle loro convinzioni e permettere loro di leggere anche il nostro pensiero: non si sa mai che si riesca a far cambiare loro idea (ovviamente è possibile anche nell’altro senso). Non tollero però la maleducazione. Non la sopporto di persona, ma neppure sui social. E comunque tranquilli: tutto passa.