Nell’epoca del grande successo delle serie tv, una delle cose che più ci preoccupano è che qualcuno possa svelarci il finale prima del tempo. Nel linguaggio moderno che predilige insensatamente l’uso dell’inglese anche nella nostra lingua si chiama “spoiler” e ora si sente anche dire “spoilerare”, nel senso di rivelare in anticipo e quindi rovinare la visione del nostro telefilm preferito. Ma visto cosa è successo in Antartide, può diventare anche veramente pericoloso. E lì non si trattava di televisione, ma di lettura di libri. Leggete un po’ da “La Stampa” cosa è successo tra i ricercatori Oleg Beloguzov e Sergey Savitsky.
Per un pelo non c’è scappato il morto, ma c’è il primo uomo arrestato in Antartide per tentato omicidio. È lo scienziato russo Sergey Savitsky, 55 anni. La vittima è il collega Oleg Beloguzov, 52 anni. Nella solitudine e nel gelo dell’Antartide, una volta esaurite le mansioni giornaliere nella base in cui lavorano sulla King George Island, resta una sola distrazione che i due colleghi hanno in comune: la lettura di libri gialli in gran quantità. A questo svago, Beloguzov, aveva aggiunto il suo diletto di rivelare a Savitsky come andasse a finire il libro che stava leggendo. Dopo svariati “scherzi” e altrettante liti, nei quattro anni di convivenza forzata, Savitsky si è arrabbiato oltre misura. È andato in cucina, ha preso un coltello e ha pugnalato al petto il collega. La lama lo ha ferito al cuore, ma miracolosamente non ha ucciso lo scienziato dispettoso. Beloguzov è stato portato d’urgenza dalla stazione di ricerca di Bellingshausen, sull’isola di King George, in Cile, dove è ricoverato in terapia intensiva, ma non in pericolo di vita. Savitsky, che ha raccontato cosa lo ha portato all’incredibile gesto, dopo l’arresto è stato rimandato a casa, a San Pietroburgo, dove è ai domiciliari e attende il processo per tentato omicidio. Il primo, sembra, nella storia della permanenza dell’uomo in Antartide.
Quindi facciamo attenzione a non urtare la suscettibilità degli appassionati del finale segreto. Se è successo quello in una zona dove non dovrebbe esserci lo stress… figuriamoci cosa potrebbe accadere a Milano…