Ritorno al passato

Da anni esiste una legge che impone a negozi, bar, ristoranti, esercizi pubblici in genere e quindi anche a tassisti, medici, dentisti ecc. di accettare i pagamenti elettronici e perciò ad essere muniti di pos. È una legge e quindi come tale andrebbe rispettata, anche perché basterebbe accettare il bancomat, ad esempio, che ha commissioni intorno all’1%, quindi davvero basse. Sarebbe davvero un ottimo servizio alla propria clientela ed è anche un mezzo per evitare l’evasione fiscale, poiché in quel modo i pagamenti sarebbero tutti tracciati. Forse è anche per quest’ultimo motivo, e non solo per il costo in sé, che in Italia questi metodi di pagamento sono molto meno diffusi rispetto agli altri paesi (forse ad eccezione della Grecia). Dicevo “sarebbe” perché in realtà la legge c’è, l’obbligo pure, ma non esistono sanzioni. Quindi se un commerciante non dota il proprio esercizio del pos oppure non ne consente  l’utilizzo…. non può essere perseguito. Provate infatti a voler pagare un taxi con il bancomat: il 95% dei tassisti non lo accetta, anche per tratte lunghe tipo Fiumicino/Roma dove costa non poco. La blogger Selvaggia Lucarelli da anni combatte una battaglia su questo tema senza ottenere nulla se non minacce, davvero da rabbrividire, sui social. Secondo me non possiamo aspettarci nulla neppure da questo governo. I primi segnali sono di un ritorno al passato …  non certo di un ingresso nel futuro. Torneremo al baratto, temo (solo dal lunedì al sabato però, eh!).

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