Guardate la foto qui sopra. Lei è Charlotte Casiraghi, la figlia di Carolina di Monaco e Stefano Casiraghi. Non so voi, ma io potrei dire al massimo che è vestita in modo casual, un abbigliamento comodo e, secondo me, non proprio da occasione importante, visto che indossa i pantaloni di una tuta da ginnastica. Beh… non capisco proprio nulla. Ci riferisce Giulia Pacella (@giupac79) di Elle in un articolo che mi è stato segnalato in una rassegna stampa e che, chissà perché, sono andato a leggere: “Charlotte Casiraghi ha sfoggiato un look tutto comfort e tendenza, furbissimo e molto pratico, ma anche casual e ricercato. Must have sono le sneakers bianche firmate Saint Laurent, minimali, clean, essenziali, che lei abbina alla perfezione con altri pezzi stra-cult, come il pantalone della tuta in felpa grigio mélange con elastici sul fondo, dal mood squisitamente Anni 80. Eppure il suo outfit è pura armonia: un equilibrio bilanciatissimo tra differenti stili. La combo da manuale tuta + sneakers, infatti, smorza il suo animo più streetwear con un sopra dal mood timeless e super basic, anche nella palette cromatica. Niente maglie zippate sportive dai toni accesi, ma un pull dolcevita color panna, classico e bon ton, da sfoggiare come jolly in tutte le occasioni, e l’intramontabile denim jacket. Il vezzo fashionista? La tracolla Saint Laurent tempestata di cristalli colorati e gli occhiali da sole dalla silhouette allungata di nuova tendenza. Et voilà: un look semplice, veloce, sportivo, che tuttavia non ha nulla di quegli eccessi urbani e metropolitani delle ultime tendenze sportswear più audaci, ma è la sublimazione di un’eleganza effortless, da sempre signature di Charlotte Casiraghi. Icona di riferimento per tutte noi quando siamo alla ricerca di idee moda e ispirazioni facilmente declinabili anche nella nostra daily life, ancora una volta ci ha convinte e conquistate”. Beh non posso complimentarmi con la signora Casiraghi vista la mia palese incompetenza sull’argomento, ma i complimenti alla giornalista Pacella sono d’obbligo: per la fantasia, la competenza, la ricercatezza del linguaggio, l’inventiva e soprattutto … per la faccia tosta! Chapeau!