Odio i messaggi vocali

Voi usate i messaggi vocali? Vi piacciono? Sapete che secondo le statistiche, solo su WhatsApp, ne vengono scambiati oltre 200 milioni al giorno? Io li odio, soprattutto se usati per lavoro, visto che già non tollero l’uso di WhatsApp al di fuori delle amicizie. Forse è una questione d’età, ma proprio mi danno fastidio.   In primo luogo perché non porto auricolari e quindi se sono in pubblico non mi va di farli ascoltare a tutti. Ma non è solo questo. Utilizzare un messaggio vocale anziché scritto mi fa pensare che la persona che me lo manda ha ritenuto che io non fossi degno di fargli perdere quei 2 minuti in più per scrivere (e magari meditare meglio) quello che doveva comunicarmi. E poi mi sembra che in questo modo si voglia evitare il dialogo. Qualcuno dirà che i messaggi non costano, telefonare sì:  adesso però si può telefonare anche con WhatsApp o Messenger a costo zero ed in ottima qualità audio. Se si vuole essere più discreti e si pensa che la telefonata possa disturbare il messaggio scritto è sicuramente più elegante e riservato. Io poi sono per una comunicazione rapida, veloce, essenziale e spesso invece ricevo messaggi vocali lunghi, noiosi e ridondanti che non si possono neppure scorrere velocemente, cosa che invece si potrebbe fare con uno scritto ugualmente prolisso. Vabbè dai sì, datemi pure del vecchio brontolone… lo sono del resto.

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