Senza parole: i terrapiattisti

Ne avevo già sentito parlare, ma credevo fosse qualcosa di folcloristico più che realmente diffuso. Invece no. Riporto questo articolo di Repubblica, per chi si fosse perso la notizia, che è di qualche tempo fa però:

“La terra è piatta, noi siamo terrapiattisti, ambasciatori fuori da ogni giurisdizione planetaria e quindi il biglietto del treno non lo paghiamo”. I bigliettai dell’Intercity Milano Ventimiglia sono rimasti stupefatti davanti a quattro signori che, alla richiesta di mostrare il biglietto, hanno risposto con tono fermo sulla loro origine allungando pezzi di carta plastificati con nome, indirizzo.

La storia è finita davanti ai carabinieri, ancor più stupefatti visto che non si trattava di una presa in giro, di uno scherzo. E così i quattro terrapiattisti si sono ritrovati con una bella denuncia. Sono accusati di interruzione di pubblico servizio , il treno è infatti rimasto fermo alla stazione di Pavia per quasi un’ora, e di rifiuto di fornire le generalità, come racconta la Provincia Pavese.

Ma chi sono i terrapiattisti ? Si tratta di un movimento sorto in America (in inglese Earthers) i cui membri sostengono che Galileo è un impostore, che la Terra non è rotonda ma iatta, che la Nasa è un covo di imbroglioni e che anche piloti e hostess degli aerei sono coinvolti nel grande inganno.

I quattro sono un 43enne di Verona, un 37enne di Messina, un 37enne di Savona e un 26enne di Ancona. “Non abbiamo biglietti, noi viaggiamo gratis”, hanno detto al controllore che voleva vistare i loro biglietti all’altezza di Certosa, rifiutandosi poi di pagarli, e testardi nelle  loro intenzioni anche davanti all’arrivo degli uomini in divisa hanno spiegato lel oro ragioni, apparantemente lucidi:  “Siamo soggetti di diritto internazionale pregiuridico, Siamo ambasciatori fuori da ogni giurisdizione  e siamo “Stati” di noi stessi. Questo vostro controllo è un attacco a uno Stato libero perseguibile dalla corte mondiale”.

Ci rendiamo conto a che punti siamo arrivati? Vorrei anche far notare che queste persone votano e il loro voto vale quanto il nostro…

Il pesce d’aprile

Esiste ancora la tradizione del pesce d’aprile? Molto meno direi, almeno tra le persone. Siamo sempre meno disponibili all’ironia e sempre più rancorosi. Non abbiamo tempo per un po’ di divertimento, presi come siamo dalla routine quotidiana. Trovo sia un peccato perché le tradizioni che scompaiono mi fanno sempre tristezza (e sono sempre di più, purtroppo). Quella del primo giorno di aprile sopravvive un po’ di più a livello di marketing da parte di grandi marchi o testate giornalistiche.  Google si presta spesso a i “pesci d’aprile”. Uno dei più divertenti fu quando, ad esempio, annunciò la nascita di Google Nose (Olezzo)

E sapete che I draghi potrebbero risvegliarsi e a destarli dal lungo sonno potrebbero essere i cambiamenti climatici, che progrediscono incontrastati per mancanza di contromisure, complici la crisi economica e i cambiamenti politici in atto? La previsione arrivava dalle pagine della rivista Nature e si basava sul contenuto di un antichissimo documento ritrovato in una delle biblioteche più antiche del mondo, la Bodleiana dell’università di Oxford…

 

Poche idee ma confuse

La senatrice Tiziana Drago è intervenuta “a sorpresa” al Congresso di Verona. Non era attesa in quanto del Movimento 5Stelle che si era detto lontano dalle idee portate avanti in quella sede.  La parlamentare ha detto: “Sono presente più per scelta personale; non è stato assolutamente semplice decidere di venire qui, penso che sia intuibile“. “Però – ha aggiunto- ci tengo moltissimo a sottolineare che il movimento 5 stelle non è quella realtà politica che viene delineata e non è nemmeno quella realtà politica legata solo alle dichiarazioni di questi giorni. Ci sono anche dei senatori e dei deputati che hanno apertura nei confronti della famiglia naturale“. Hanno apertura nei confronti della famiglia tradizionale? Ma non credo che ci sia qualcuno che sia contro la famiglia tradizionale. Il problema sono coloro che sono contro altri tipi di famiglia ugualmente validi. Il problema sono quelli che vogliono imporre le proprie opinioni agli altri.  Sono le menti chiuse cui il diverso, in ogni campo, fa solo paura e non simpatia, tenerezza, interesse. Sono coloro che fanno tristezza perché non vedono la bellezza che esiste sempre e comunque quando c’è l’amore. Ma sono convinto che, per fortuna, siano sempre meno.

Consigli di serie: After Life

Una mini-serie che si vede in una sera. 6 episodi di 25 minuti circa ciascuno. Sto parlando di “After Life”, prodotta da Netflix, creata e diretta da Ricky Gervais, uno dei più dissacranti comici inglesi.  In questa caso interpreta Tony, un giornalista che, dopo la morte della moglie, uccisa da un cancro, è preda della depressione. Per non essere tentato dal suicidio cambia il proprio atteggiamento ed affronta tutti dicendo esattamente quello che pensa, diventando automaticamente molto antipatico. L’incontro con alcune persone riuscirà a cambiare il suo atteggiamento. La serie è a volte divertente a volte decisamente triste. E’ stata definita come una “dark comedy”. Straordinario il protagonista. Io sono stato conquistato. Spero lo siate anche voi. Su Netflix.