Rassegnatevi ancora: Salvini ( o chi per lui) vi ha preso in giro di nuovo

Avete presente Greta, la bambina portata da Salvini sul palco di Pontida domenica scorsa? Ritengo che quella esposizione mediatica sarebbe da censurare comunque. ma se a quello si aggiunge che ci sono state raccontate delle vere bugie… Matteo Pucciarelli, su Repubblica, ha spiegato, mi pare bene il tutto. Leggetelo, per favore.

LOMAZZO (COMO) — Se Matteo Salvini, prima di far salire sul palco di Pontida la piccola Greta assieme alla madre con lo striscione #bambinistrappati, avesse letto le relazioni del tribunale dei minorenni coi quali si decideva di affidare momentaneamente la piccola a una struttura gestita dalle suore, forse «da padre» ci avrebbe pensato meglio. E anzi forse avrebbe ringraziato il sistema pubblico che è intervenuto in aiuto della bambina (e della madre).

«Guai a chi ruba i bambini alle loro famiglie per quattrini», ha ribadito l’ex ministro due giorni fa, il day after di Pontida. Ma l’esempio dato in pasto alla piazza è diverso e delicato. A partire dal fatto che non è avvenuto a Bibbiano, nella “rossa Emilia” — come avevano rilanciato i profili social del partito — ma nella leghista Lombardia. E qui la politica non c’entra nulla.

Il 23 giugno 2016 il papà di Greta, che si è separato dalla compagna nel 2009, chiede al tribunale di Milano la decadenza della responsabilità genitoriale della madre. Parla di «difficoltà di mantenere con la figlia rapporti continuativi» per il diniego di lei, di «gestione inadeguata della minore, spesso assente da scuola».

Dopo un primo confronto tra le parti in tribunale, la palla passa al servizio sociale territoriale per gli approfondimenti, servizio che raduna 19 comuni della zona. «Badi bene — specifica la ex sindaca di Lomazzo, Valeria Benzoni — i sindaci non hanno alcun potere decisionale su queste vicende, che vengono gestite dall’Asci (così si chiama l’azienda sociale, ndr ) ».

I colloqui con la madre non vanno bene: «Sono stati caratterizzati da uno stato di sostanziale confusione», si legge. La donna si rivolge al Centro psico-sociale di Appiano Gentile, anche lì si conferma un quadro di «forte instabilità emotiva ». Greta racconta di essere spesso punita dalla madre, una volta anche percossa. I suoi insegnanti aggiungono che talvolta nessuno la va a prendere all’uscita da scuola. Si legge, ancora: «La mamma passa spesso le giornate dormendo, imponendo alla bambina di stare fuori di casa e di non fare rientro, se non una volta sola nell’arco dell’intero pomeriggio».

Il 30 agosto 2017 un vicino di casa telefona al 114 Emergenza infanzia, tra le molte cose testimonia che la donna insulta Greta. Così la piccola viene affidata a una comunità gestita dalla Chiesa. Ci arriva il 15 giugno 2018 in condizioni difficili, «non seguita neppure negli accudimenti primari ». Lì la situazione migliora, anche nel suo rapporto con il padre, regolato nelle visite. La madre invece non si dà pace, cambia tre avvocati, racconta la storia con altri nomi alla Provincia di Como parlando di bambina “scippata”, si accende il dibattito pubblico. Poi nasce il contatto con la Lega.

Il presidente del tribunale dei minori di Milano, Ciro Cascone, non commenta il caso in sé ma specifica solo che «il fatto che Greta sia tornata a casa significa che sta meglio e che quindi il sistema funziona: l’interesse primario è sempre quello dei minori».
Sul palco Matteo Salvini ha presentato Greta come una bambina strappata alla mamma e restituita dopo un anno.

Rassegnatevi: vi prende in giro.
Se non vi bastasse, leggetevi anche questo post facebook di Selvaggia Lucarelli

Mi interessa approfondire un altro passaggio tragicomico della vicenda Salvini e la finta bambina di Bibbiano. Tragicomico soprattutto per Salvini.
Sul palco, assieme a Salvini, la figlia di Salvini, l’ormai famosa (poverina) bambina Greta e sua madre Sara De Ceglia, appare tale Maricetta Tirrito.
E’ la signora mora riccia con gli occhiali che si vede sul palco e in foto a Pontida anche sulla pagina di Matteo Salvini, accanto a Greta e la mamma.
Questa Maricetta oggi dice in un’intervista al Fatto di essere sostenitrice e fondatrice insieme a Sara di una rete molto ampia sul territorio, il movimento “spontaneo” #bambinistrappati e che lei e la sua amica Sara rappresentano le mamme di Bibbiano e altre 1000 mamme vittime dei servizi sociali. Avrebbero una delega formale per rappresentarle.

Bene. La signora in effetti mi sembra una persona particolarmente adatta a difendere le mamme da false accuse di abusi o maltrattamenti o dall’accusa di raccontare bugie. E anche ad apparire ad un comizio politico, accanto al leader di un partito.
La signora Maricetta Tirrito infatti, ex militante del La Rete di Leoluca Orlando, anni fa fu condannata per simulazione di reato perchè finse di essere stata vittima di una lunga serie di aggressioni. (si procurò tagli e ferite accusando tre persone innocenti)
Addirittura, secondo Repubblica, ammise di essersi inventata tutto “per ottenere la scorta ed emulare così i leader del movimento politico nel quale militava”.

Insomma, una falsa maltrattata che rappresenta sul palco di Pontida le accusate di falsi maltrattamenti. Considerato poi che Salvini voleva togliere le scorte superflue, la cosa diventa ancora più comica. Negli anni, consultando google, si apprende pure che la signora ha denunciato di aver subito altre strane aggressioni (sempre da sconosciuti). Ha organizzato anche manifestazione fuori dal tribunale di Macerata presentandosi con un trolley insanguinato durante il processo Pamela Mastropietro. Manifestazione che terminò con urla e sputi agli avvocati di Oseghale da parte di alcuni manifestanti.

Ora, evidentemente, la signora ha trovato la sua dimensione nella sua militanza nella Lega, visto che dalla sua pagina fb risulta presenziare a tutte le manifestazioni del suo leader Salvini, fino all’apparizione sul palco di Pontida accanto alla sua amica e mamma di Greta Sara De Ceglia.
Fossi al posto delle mamme di Bibbiano però, prenderei le distanze.
Al posto di Salvini, invece, continuerei a postare le foto sul palco con la signora. Non trovo stonature.

Non c’è da aggiungere altro, mi pare.

New York New York

Sono tornato da pochi giorni da una nuova, breve, ennesima permanenza nella Grande Mela, che come sapete è una mia passione quasi patologica.  Pubblico ancora una volta il mio post sulla Grande Mela con un nuovo, ulteriore aggiornamento (in blu)

New York è una delle mie passioni più forti. Cerco di andarci almeno una volta all’anno per fare una full immersion nei musical di Broadway, ma amo anche visitarla e tornare più volte nei luoghi già visti, che sono sempre in evoluzione. Mi si chiedono quindi spesso dei consigli, soprattutto per dove andare a pranzo e cena e per visite di luoghi non troppo convenzionali.  Ecco dunque qualche indicazione.
Non si può andare a New York e non mangiare almeno una  volta la New York Cheesecake: io vi consiglio Junior’s, che ha due sedi vicino a Times Square di cui una aperta da poco tempo all’incrocio di Broadway con la 49th Street, ottimo anche per gli hamburger e cibo americano tipico. La miglior cheesecake in assoluto secondo me ora si trova da Magnolia Bakery, che è però solo una pasticceria dove vendono anche monodosi da asporto. Ha diversi punti vendita, come potete vedere a questo link: io conosco quello di fianco al Radio City Musical Hall, dal Rockfeller Center.  Altri locali per hamburger in pieno centro sono:  5Napkin (per me il migliore) sulla nona al numero 630 tra la 44 e la 45, consigliatissimo anche per burger vegetariani. Sull’ottava trovate Shake Shack – c’è sempre coda fuori e io non ci sono mai andato ma è consigliato da tutti. Il nome è tratto da una scritta che appare sul finale al Luna Park del film Grease di cui il fondatore è grande appassionato-  e poi Ruby Tuesday proprio in Times Square, che non è male per niente, ed ancora il solito Hard Rock Cafè sempre in Times Square che non delude mai. Un po’ spostato ma che farà felici i maschietti della comitiva è Hooters  (andateci).
Locale simpatico (anche se si mangia in modo comunissimo) è Ellen’s Stardust Diner : i camerieri sono performer di Broadway al momento senza lavoro, che si esibiscono tra una portata e l’altra. C’è spesso la coda fuori per entrare. Molto coinvolgente: anche mia moglie alla fine cantava un brano di Grease
Se volete un locale proprio “americano” e non turistico, sull’ottava andate da Times Square Diner, ambiente simpatico e ottimo cibo.
Alla sera è bello andare a cena (magari dopo teatro…) da Joe Allen  (per me è imperdibile) . La bistecca New York Strip è strepitosa. Alle pareti le locandine di tutti gli spettacoli di Broadway che hanno fatto flop. È sulla 46 tra ottava e nona. Attenzione però: tutto il quartiere ultimamente ha dei problemi con la distribuzione del gas e quindi i ristoranti sono costretti a cucinare solo con le piastre elettriche. I menù – anche quello del vicino ristorante italiano “Orso”, altro noto dopo teatro di Broadway in cui mi è capitato di cenare in quest’ultimo viaggio – propongono un menù ridotto. Speriamo che il problema venga risolto in fretta, ma credo che le prospettive non siano buone, visto che sono stati ristampati i menù con tale avvertenza.
Altro ristorante utilizzato dopo-teatro è “Bond 45”, sulla 46 tra settima e ottava (era sorto sulla 45, ma ora si è trasferito). Si definisce Italian Kitchen & Bar: ambiente molto bello e cucina buona, anche se italiana per modo di dire.
Magari a mezzogiorno dopo un po’ di giorni,  se siete in crisi di astinenza dalla pasta, anche per i bambini, vi consiglio il Ristorante Barilla. Tutte le info  a questo link .  E siccome poi da visitare senza dubbio è Ground Zero e e la Freedom Tower , adesso bisogna vedere anche l’Oculus di Santiago Calatrava, con il centro commerciale e la nuova sede di Eataly. Conviene capitarci all’ora di pranzo…
Se avete tempo di andare anche a Coney Island (piacerebbe a voi e anche ai bambini) non mancate di mangiare da Nathan’s i panini con l’astice o con il burger e i “leggendari” hot dog.
Qualora capitaste a Brooklyn potete mangiare un’ottima pizza italiana – secondo me la migliore di N.Y. – da Sottocasa, 298 Atlantic Avenue . Chiedete di Luca o di Laura e dite che vi mando io.  Ora c’è anche una “filiale” ad Harlem!
Se invece avete assolutamente voglia di una pizza o cibo italiano ma siete a
Manhattan, sulla 49th Street tra la Broadway e l’Ottava si mangia davvero bene ed in un ambiente confortevole e moderno da Serafina, presso l’Hotel The Time. Sulla stessa strada dall’altro lato ho poi scoperto un bellissimo pub in stile irlandese dove si può anche cenare in un’atmosfera suggestiva: il Lillie’s Victorian Establishment.  Capitato per caso, ho mangiato bene italiano a Bar Italia, 768 Madison Avenue: ambiente elegante e conto un po’ salato. Per un pranzo-spuntino informale e poco impegnativo potete andare al  Whole Foods Market di Columbus Circle (in cima all’Ottava prima di Central Park all’altezza della 59th Street) presso il locale interrato del Warner Center. E’ un’enorme gastronomia con qualunque genere di cibo possiate immaginare. Comprate quello che volete, passate alla cassa e appena fuori trovate posate, tovaglioli e bicchieri e potete sedervi ai tavoli per pranzare comodamente.

A parte il cibo vi consiglio di salire sul Top Of The Rock del Rockfeller Center e non solo sull’Empire State Building. Adesso è anche aperto l’osservatorio sulla Freedom Tower One World Trade Center, dove comunque si finisce per vedere il memorial dell’11 settembre. Imperdibile da percorrere se avete tempo è la High Line .

Ultima attrazione, disponibile solo dal marzo 2019, è The Vessel (foto qui sotto), una strana torre alta 46 metri e composta da  154 rampe di scale che si trova nella nuova zona denominata Hudson Yards da cui parte appunto la High Line (ci può arrivare in metropolitana, fermata 34th Street-Hudson Yards). Se vi accontentate di vederla nessun problema; se invece volete salirci sopra prenotatevi on line con almeno due settimane di anticipo oppure rassegnatevi ad un’attesa di almeno 90 minuti.

Come dicevo prima poi, trovo di grande suggestione Coney Island con la sua spiaggia ed il suo celebre Luna Park  (foto sotto, anche immagine invernale del mio blog).

Se volete vedere più di un musical (come faccio io) tenete presente che in Times Square c’è il famoso botteghino TKTS per la vendita dei biglietti della sera stessa a prezzo scontato fino al 50%. C’è sempre una coda lunghissima ma se siete riusciti  a comprarlo una volta, poi per una settimana mostrando il ticket saltate la coda e passate davanti a tutti!

Buona permanenza nella Grande Mela!

Rassegnatevi: Salvini (o chi per lui) vi prende in giro

Vi riporto qui un articolo apparso sabato su “Il Post“.  Magari ci eravate caduti anche voi. Sicuramente tutti quelli che adorano “Il Capitano”, credono a tutto quello che viene diffuso non tanto da Salvini in persona, quanto dai siti che operano a suo sostegno. Creare hater pronti a credere a tutto è la loro mission. E questo episodio parla da solo.

Cosa ci fa un articolo del 2017 fra quelli più letti, da ieri, sul sito del Sole24Ore?

Da venerdì, alcuni lettori del sito del Sole 24 Ore hanno notato che fra gli articoli segnalati come “più letti” della sezione che si occupa di Italia ce n’è uno che ha più di due anni. Si intitola “Sbarchi, 12mila arrivi in 48 ore. Mattarella: situazione ingestibile. Ipotesi chiusura porti”, e risale al picco del flusso di migranti che arrivarono in Italia via mare all’inizio dell’estate 2017.
Pagella Politica ha scoperto che l’articolo è tornato improvvisamente in circolazione dopo che negli ultimi giorni è stato condiviso da diverse pagine Facebook di estrema destra o legate a Matteo Salvini, che diffondono spesso notizie false o manipolate: su tutte, Risposta Cristiana (41mila follower), Matteo Salvini FanGroup (23mila membri del gruppo) e I Politici che NON fanno i nostri interessi (22mila follower). Quest’ultima ha indicato che l’articolo risaliva al 2017, ma Risposta Cristiana non lo ha fatto. Negli ultimi dieci giorni, secondo i dati del ministero dell’Interno, sono sbarcati circa 289 migranti.

Capito che vi prendono in giro?