Blog estate – La gaffe imperdonabile (16/12/2017)

Storia vera di qualche giorno fa. Al supermercato. Il giovane cassiere maschio si rivolge alla signora e dice: “Totale 12 euro e 50, già con lo sconto di oggi”. La signora sorridente “Ah, c’è uno sconto oggi?” “Si come ogni mercoledì, lo sconto del 10% per chi ha almeno 65 anni o è in pensione”. La signora a quel punto non sorride più, fulmina con gli occhi il ragazzo e dice “Guardi, Io non ho ancora 65 anni e non sarò mai in pensione. Ma a questo punto lo sconto lo voglio lo stesso!”. Il cassiere ovviamente non ribatte e applica lo sconto. La cosa mi fa estremamente ridere soprattutto perché la signora in questione… era mia moglie! E pensare che a me di solito vogliono applicare lo sconto studenti!  A parte gli scherzi bisognerebbe sempre evitare di attribuire questo tipo di agevolazioni se non sono espressamente richieste, proprio per evitare queste gaffe imperdonabili (ma così divertenti…).
Diversi anni fa anche al Teatro Civico di Tortona si concedevano sconti ai cittadini tortonesi ultrasessantenni e ricordo benissimo la stessa gaffe fatta dall’ Assessore alla Cultura di quel periodo (di cui non riporto il nome ma,  poiché ho visto che segue questo blog, secondo me si riconoscerà sicuramente) : presente per caso in biglietteria, voleva convincere una signora non ancora di 60 anni ad approfittare di questa straordinaria opportunità.
Insomma, spesso davvero un bel tacer non fu mai scritto.

Ed era un bravo ragazzo …

E’ un coetaneo che una volta mi era pure simpatico, quando cantava “Bravi ragazzi siamo amici miei, tutti poeti noi del ’56“.  Ora  leggo che Miguel Bosé è stato il promotore di una manifestazione a Madrid contro l’uso obbligatorio delle mascherine e le altre restrizioni imposte dal governo spagnolo per contenere la pandemia di coronavirus, con slogan come «Il virus non esiste», «Le maschere uccidono» e «Non abbiamo paura». Insomma: è un negazionista, un no-mask. Io direi un no-brain … Fra l’altro ricordo che sua mamma, Lucia Bosè, è morta a marzo proprio a causa del Covid-19, almeno stando a quanto hanno riportato i giornali.

Alla manifestazione hanno partecipato migliaia di persone…
Ma come è possibile che ci siano tante persone così? L’unica consolazione è che non ci sono solo in Italia ma… se si pensa che costoro voteranno beh… è davvero demoralizzante e sconvolgente!

Blog estate – Un popolo che dimentica (02/12/2017)

Qual è il popolo che dimentica? Lo diceva già Trilussa, come ci ricorda il bravissimo attore Elio Germano nel video qui sotto che vi invito a vedere.  Gli italiani sono un popolo che dimentica.  Dimentichiamo velocemente un po’ tutto: i nostri miti, le nostre paure, i nostri errori. Dimentichiamo chi siamo stati, da dove arriviamo, le nostre esperienze. . Il filmato che segue secondo me lo spiega benissimo a chi vuol capire, senza bisogno di aggiungere altro. Guardatelo: dura solo poco più di 3 minuti.