Chi progetta i parcheggi?

Il problema dei parcheggi è decisamente molto sentito in tutte le città. I comuni guadagnano molto denaro con i parcometri e quindi più stalli di sosta ci sono e più sono contenti. Lo capisco. Ma ultimamente mi pare che in tutt’Italia per poter incassare di più si stia davvero esagerando con le ridotte dimensioni dei parcheggi tanto che, se non fossi dimagrito da qualche anno a questa parte, spesso non riuscirei assolutamente a scendere. Ma sono solo io che ho notato questo? Il problema esiste non solo negli spazi aperti ma anche nei grandi parcheggi sotterranei, a Milano ad esempio, in quelli “storici”, come Famagosta e Linate, ma anche in quelli costruiti più di recente tipo in Piazza Meda o Piazza Piemonte. Quest’ultimo poi aggiunge agli spazi troppo ristretti anche un ingresso davvero incomprensibilmente su curva a gomito che costringe, soprattutto chi entra per la prima volta e non ne è a conoscenza, a scendere dall’automobile per ritirare il biglietto. Ma sono anche molti quelli che rovinano la carrozzeria strisciando l’intera fiancata. Una volta riusciti a scendere, poi, spesso non si riesce ad entrare nello stallo di sosta appunto perché di dimensioni tropo esigue ed a quel punto bisogna fare inversione di marcia – cosa non agevole – perché entrata e uscita sono sulla stessa corsia. Complimenti a chi ha studiato questo parcheggio (che ha anche un ingresso che è riuscito a rovinare completamente l’estetica della piazza). A questi problemi di spazio si aggiungono anche poi gli automobilisti maleducati, quelli che non si fanno scrupoli a parcheggiare magari sui posti riservati ai portatori di handicap o che si sistemano in modo da occupare due postazioni. A costoro un creativo e vendicativo automobilista russo ha riservato un trattamento particolare, ripreso su un video diventato virale (vedi sotto).