Acqua Ferragni

La scorsa settimana ne hanno parlato un po’ tutti. Quel genio del marketing di Chiara Ferragni (non la seguo ma ne riconosco le indubbie capacità di comunicazione) ha disegnato e firmato una bottiglia per l’acqua minerale Evian, che viene venduta a 8 Euro. Insomma, effettivamente un’enormità, ma so che non è la prima e non sarà neppure l’ultima. È chiaro che il prezzo non sia determinato dall’acqua – che è una comunissima acqua Evian, comunque di per sé già più cara delle altre – ma dal packaging. È chiaro forse, ma non per tutti, perché c’è stata addirittura un’interpellanza parlamentare da parte di un senatore di Fratelli d’Italia e pure una formale protesta del solito – di cui non ho nessuna stima – Codacons che ha scritto: “Vendere una bottiglia di normalissima acqua da 75 cl a 8 euro al litro è un fatto non solo immorale, ma potenzialmente illegittimo. Esiste infatti in Italia una legge, la 231/2005, che prevede il contrasto dei “prezzi anomali” nel settore alimentare”. Mi sembra davvero solo un’uscita per fare pubblicità all’associazione e di nessuna utilità. Escludo che tale iniziativa porti ad un aumento di tutta l’acqua minerale in commercio ed escludo anche che tutti gli italiani siano così sprovveduti da pensare di acquistare un’acqua che valga quel prezzo. Se uno la compra è perché vuole avere quel pezzo da collezione, o gli piace davvero così tanto la bottiglia da desiderare di averla in casa, magari per scherzarci con gli amici, oppure è un fan sfegatato della signora Fedez. In ogni caso fa quel cavolo che gli pare senza dover essere tutelato dal senatore o dal Codacons.