Consigli di serie: Mad Men


Per questo fine settimana vi segnalo una serie che si è conclusa dopo sette stagioni nel 2015, ma che mi sono accorto molti non conoscono. In Italia infatti è andata in onda in modo discontinuo e su reti diverse. Si tratta di “Mad Men” ed è uno dei lavori che più mi è piaciuto negli ultimi anni. In totale sono 92 episodi, quindi se vi piace siete a posto per un po’. Il telefilm racconta l’America degli anni Sessanta attraverso la vita di Don Draper (interpretato da Jon Hamm), pubblicitario di spicco dell’agenzia Sterling Cooper e poi socio della Sterling Cooper Draper Pryce, e su tutte le persone che giravano attorno alla sua vita professionale e sentimentale: dalla segreteria tanto ambiziosa e talentuosa da diventare copywriter Peggy Olson (la Elizabeth Moss ora interprete di The Handmaid’s Tale) al contraddittorio mentore Roger Sterling (John Slattery); dall’insoddisfatta e sfortunata moglie Betty (January Jones) alla procace e determinata capo segretaria Joan Harris (Christina Hendricks). Durante la messa in onda, Mad Men ha vinto moltissimi premi, tra cui ben 15 Emmy e 4 Golden Globe. È davvero diventata una serie di culto, per l’accuratezza della ricostruzione storica e per come sono delineati a fondo i personaggi. Molti degli interpreti da sconosciuti sono diventati famosissimi e richiestissimi per altri lavori. Se iniziate a seguirla non potrete staccarvi.

La lista dei ministri

Premesso che non ho particolare simpatia per il Movimento 5 Stelle e che non sono stato e non credo sarò tra coloro che lo votano (ancora non ho deciso dove farò la croce domenica), vorrei capire perché tutti gli altri partiti hanno trovato disdicevole comunicare agli elettori la loro personale “lista dei ministri”.  Sicuramente il fatto di inviarla al Presidente della Repubblica era evitabile e solo folcloristico, ma il fatto di farla conoscere secondo me non è assolutamente sbagliato, anzi. Far sapere chi in caso di vittoria comporrà la squadra di governo dovrebbe essere un dovere di tutte le forze politiche, e fino a qualche decennio fa era in uso anche per le elezioni locali. Poi l’abitudine si è persa. Probabilmente i partiti preferiscono poter cambiare le carte in tavola fino all’ultimo momento. Sulla decisione di Di Maio si è detto di tutto e francamente io non ne comprendo il motivo. Io vorrei sapere, ad esempio, chi sarà il ministro della cultura dei vari schieramenti. Ma in realtà non mi pare di aver sentito nessuno parlare di cultura, nei programmi di governo, se non marginalmente e senza particolare convinzione. Nessuno la considera importante evidentemente, come era ormai chiaro da tempo. In ogni caso, finalmente, con oggi si chiude la campagna elettorale, definita da molti come la più brutta di sempre, con nessun confronto televisivo fra i leader. Nella società attuale, secondo me, è segno di scarsissimo rispetto verso gli elettori. E poi non si è data nessuna importanza all’evoluzione tecnologica del paese, alla gestione dell’ambiente, alla ricaduta che avrà a breve sul mercato la messa al bando del diesel, e altre tematiche importanti. In poche parole non si è avuta nessuna visione del futuro, di un futuro sempre più vicino e sempre più collettivo. Si è solo guardato davanti al proprio naso ma pochi metri più in là sta cambiando davvero tutto.
E adesso devo davvero decidere per chi votare. Non sarà facile.

Non ci si deve più abbracciare?

Pare che l’abbraccio sia ormai da evitare.  Sto parlando dell’abbraccio di saluto fra parenti, amici e conoscenti che, nell’epoca del #metoo, qualcuno considera assolutamente inopportuno, come ha scritto sul Corriere l’esperta di costume Costanza Rizzacasa D’Orsogna.  Non so che dire. Io di natura non sono una persona eccessivamente espansiva, ma adesso mi sembra che si stia davvero esagerando. Se incontro un’amica, soprattutto se non la vedo da tempo, mi fa davvero piacere abbracciarla e mi auguro che, conoscendomi, non le sfiori nemmeno l’idea che possa trattarsi di una “molestia”! Mi rifiuto di rinunciare al potere consolatorio dell’abbraccio di un parente o di un amico quando sono giù di morale e, allo stesso modo, di non concederlo a mia volta a chi vedo abbattuto per qualche motivo.  Nell’ambiente dello spettacolo, mi si dirà, però forse si esagera con le effusioni anche fra persone che magari si detestano. Può essere, ma è un atteggiamento che comunque non fa male.  Anche se in qualche caso si tratta sicuramente di una forma di ipocrisia, è una consuetudine innocua e “folcloristica”. E poi l’abbraccio è un mezzo di comunicazione potentissimo: quando le parole potrebbero essere vuote o fuori luogo, l’abbraccio silenzioso può essere veramente esplicativo dei nostri sentimenti, senza equivoci di sorta.
Migliaia e migliaia di anni
Non basterebbero
Per dire
Il minuscolo secondo d’eternità
In cui tu m’hai abbracciato
In cui io t’ho abbracciato.
(Jacques Prévert)

Ci vogliono Le Iene? @redazioneiene

Oggi un argomento di carattere locale: riguarda Tortona, ma credo che di situazioni simili ce ne siano purtroppo in tutta Italia. Il fatto grave è che ormai siamo tutti rassegnati e nessuno più si meraviglia di nulla. Ed è una situazione che va avanti da anni, mica da mesi o giorni. A novembre 2015 apriva la nuova circonvallazione della città, uno svincolo atteso da moltissimo tempo che avrebbe permesso di diminuire il traffico automobilistico nell’unico punto di accesso alla città per chi proveniva dalle autostrade A7 e A21. In effetti così è stato, ma da subito si era notato che la nuova uscita dopo il casello verso la città aveva problemi di visibilità e risultava quindi pericolosa. Non dovrebbe succedere, ma a volte può capitare. Basta rimediare in tempi ragionevoli apportando le dovute correzioni. Questo quello che farebbe chiunque, in casa propria almeno. Troppo semplice. Mesi dopo e soprattutto parecchi incidenti dopo, finalmente si è notato un cambiamento, eseguito in modo provvisorio, con dissuasori mobili, anche davvero brutti a vedersi, ma si pensava fosse una soluzione transitoria in attesa dei lavori definitivi. Anche perché questa soluzione prevedeva che in uscita dal casello gli automobilisti potessero solo dirigersi verso Tortona e non nel senso opposto verso Novara, dove ci sono anche altri centri abitati. Queste persone sfortunate dovevano ora arrivare fino a Tortona (circa 2 chilometri) per poi tornare indietro e finalmente poter imboccare la strada nell’altro senso. Questa “soluzione” è stata adottata a nei primi giorni di luglio 2016 ed è ancora in vigore! Il risultato è che il biglietto da visita della città, cioè la prima cosa che si vede uscendo dall’autostrada, è uno svincolo orrendo, pieno di dissuasori posticci. Ovviamente poi non tutti si rassegnano alla viabilità così scomoda (ed anche dispendiosa in tempo e denaro che nessuno rimborserà) e si vedono spesso inversioni a “U” decisamente molto pericolose. Nessuno dice più nulla? Nessuno paga per lavori fatti così male? Nessuno prende provvedimenti? I lavori sbagliati sono stati ugualmente pagati? Domande che sicuramente non avranno risposte. E chissà quanti casi analoghi ci saranno in Italia. Dell’immagine data da Tortona a chi arriva in treno parliamo poi un’altra volta.

Sospesa per neve

No, non si tratta della partita di calcio. Lì non era la prima volta ed ha tutte le giustificazioni. Leggo che ieri non sono andati in onda diversi programmi RAI, quelli realizzati in diretta dagli studi di Roma, proprio causa neve. Ad esempio “I Fatti Vostri” di Raidue: Giancarlo Magalli si è dovuto rassegnare e sul suo Facebook ha scritto Causa mancato arrivo di pubblico, tecnici, ospiti e conduttori oggi I Fatti Vostri non va in onda. Ci vediamo domani. Stessa cosa per “Buono a sapersi“ e “La prova del cuoco” che ha mandato in onda “Il meglio di”.  Tutto ciò ha davvero dell’incredibile, per una nevicata in pieno inverno, sia pure in una zona poco abituata, ma comunque avvisata da molti giorni della probabilità di questo “strano” fenomeno atmosferico. Traffico in tilt, stazione Termini paralizzata, scuole chiuse (anche oggi, per la disperazione dei ragazzi, immagino). I romani un po’ si sono arrabbiati e un po’ ci hanno scherzato, con l’ironia che li contraddistingue, decretando che la canzone più adatta al momento fosse “Passame er sale” di Luca Barbarossa, dall’ultimo Festival di Sanremo. Ma la vera ironia della sorte, che è sempre imprevedibile, ha voluto che la Sindaca Raggi fosse in Messico per un convegno sui cambiamenti climatici!!!

Un’occasione da non lasciarsi sfuggire

La notizia è di qualche giorno fa e non vorrei che a qualcuno di voi fosse sfuggita, perché davvero si tratta di un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Ferrovie Nord regala i suoi vecchi treni degli anni ottanta che non possono più circolare. Non è una fake news. È proprio vero, come potete controllare sul bando che trovate a questo link  . Le uniche condizioni poste sono  che Gli oneri per il ritiro ed il trasporto saranno a carico del ritirante e che il ritirante si impegna a conservare quanto ritirato per almeno 5 anni ma mi sembrano obblighi ragionevoli. Ho provato a dire a mia moglie che ritiro un vagone per metterlo in cortile ma lei non è d’accordo. A parte gli scherzi, per un’attività commerciale – come un originale ristorante o bar o altri utilizzi da ideare con la propria fantasia – mi sembra davvero un’opportunità interessante. Non so poi se i bambini moderni sono ancora affascinati dai treni come quelli della mia generazione. Ho paura di no. Ai miei tempi se un genitore avesse avuto la possibilità di fare un regalo come questo avrebbe fatto la vera felicità dei suoi figli e di tutti i loro amici. Comunque pensateci in fretta: il bando scade il 5 marzo.

Consigli di serie: La Fantastica Signora Maisel

Già vi immaginate spalmati sul divano per tutto il week-end ma non sapete cosa vedere in televisione? Questa settimana vi consiglio una serie molto più nuova di quelle che vi ho segnalato fino ad ora. È proprio di quest’anno e ne è disponibile quindi una sola stagione di 8 episodi: una passeggiata insomma. A me è piaciuta moltissimo e l’ho trovata decisamente divertente. Si tratta infatti di una serie comedy e una volta ogni tanto ci sta bene. Il titolo originale è “The Marvelous Mrs. Maisel” , tradotto come “La Fantastica Signora Maisel”. E’ una produzione originale di Amazon e se siete iscritti al programma Amazon Prime la potete vedere gratuitamente.  E’ la storia di una donna newyorkese del 1958, Miriam “Midge” Maisel,  che ha ottenuto tutto quello che ha sempre desiderato – il marito ideale, due bambini e un prestigioso appartamento nell’Upper West Side. Ma la sua vita così perfetta si interrompe quando scopre il tradimento del marito che in più se ne va anche di casa. Midge scopre però di avere un talento nascosto: le piace fare l’attrice comica, di quelle che da sole tengono il palcoscenico praticando la stand-up comedy. Questa, molto in breve è la trama, ma la serie è costellata di altri personaggi, come genitori e suoceri, che regalano scene davvero esilaranti. La protagonista è l’attrice Rachel Brosnahan, già vista in “House of Cards” in un ruolo completamente diverso., quello di Rachel Posner, la giovane prostituta al corrente di torbide verità sul conto di Frank Underwood. Mi auguro sia una comicità di vostro gradimento. Buon divertimento.

Pagheremo le bollette che altri non pagano?

Non molti giorni fa i giornali hanno riportato la notizia secondo la quale saremo tenuti a pagare anche le somme che i clienti morosi non riescono a corrispondere alle società erogatrici di energia elettrica e gas. La maggior parte di noi ha imprecato alla lettura del titolo e non si è preoccupata di approfondire l’argomento. Nel frattempo i social si sono riempiti di post con insulti alle compagnie ed alla classe politica, i politici ne hanno immediatamente approfittato per dire che se li votiamo queste cose non succederanno più. Anche i nostri WhatsApp sono stati raggiunti da una catena che diceva:
❌ FATE GIRARE! ❌ Nelle bolletta-luce dal prossimo aprile,  ci saranno VERAMENTE dalle 30 alle 35€ in più (fonte ALTROCONSUMO Associazione Consumatori) per coprire i milioni di euro accumulati dai morosi (gente che non paga) NON DOBBIAMO PAGARE IN ATTESA DI DECISIONI DEL T.A.R …Io non le pago (ho già tolto la domiciliazione bancaria e pagherò la somma CHE MI SPETTA con un bollettino postale scritto a mano con l’importo decurtato della cifra che non mi spetta come da contratto) MA FUNZIONERÀ SOLO SE LO FAREMO IN TANTI. mi sembra il caso di collaborare con chi sta organizzato questa civile e giusta protesta… Che ne dici?
Ecco: a questo punto, ricevuto questo messaggio, sono andato sul sito di Altroconsumo per leggere la notizia originale. Che naturalmente non c’è. Anzi, c’è un interessante articolo sull’argomento –  lo trovate a questo link  –  che specifica che tutto è ancora allo studio e che per almeno un anno non ci sarà alcun aumento. Ringrazio l’amico che mi ha mandato il messaggio perché così ho potuto approfondire la cosa, ma gli tiro le orecchie per non aver verificato lui stesso la cosa prima di diffonderla! Vedete come fan presto ormai in rete a circolare bufale? Sia chiaro: il problema esiste  ed è serio, come spiega anche il Corriere della Sera di ieri.

Se vi piacciono le favole

L’altra sera ho visto il film diretto dal regista messicano Guillermo del Toro, che ha vinto l’ultima Mostra del Cinema di Venezia e che ha anche il maggior numero di candidature ai prossimi premi Oscar. S’intitola “La forma dell’acqua” ed è davvero bellissimo. Non perdetelo se è ancora in programmazione. È un consiglio che mi sento di dare, però, solo se siete tra coloro a cui piacciono le favole ed a cui piacciono i musical. No, non è un musical, anche se la colonna sonora è curatissima. Ma credo che possa piacere molto a chi è appassionato di questo genere. Infatti a me è piaciuto. Penso non sia il caso che io vi racconti la trama. Vi segnalo solo che gli interpreti sono tutti bravissimi ed in particolare la protagonista Sally Hawkins nel ruolo della muta Elisa. Il film è ambientato a Baltimora nei primi anni sessanta. Ci sono tanti temi in questo film: la guerra fredda, i diritti civili, l’eterna lotta tra il Bene e il Male; c’è il tema della diversità, delle menti chiuse davanti a ciò che non si conosce. Ma anche di quelle illuminate che sanno vedere oltre le apparenze. Ci sono i cattivi-davvero-cattivi; ci sono, come dicevo, i disabili, le minoranze, i gay, i mostri. E poi c’è tanto amore per il cinema ma non solo: per la fantasia che nutre tutte le arti in generale. C’è la musica come linguaggio universale per comunicare e superare le incomprensioni.  “Incapace di percepire la forma di Te, ti trovo tutto intorno a me. La tua presenza mi riempie gli occhi del tuo amore, umilia il mio cuore, perché tu sei ovunque”: è la frase finale del film. L’acqua assume la forma di ciò che la ospita, un po’ come l’amore prende la forma di chi amiamo.