Sono un bannato

Una persona che conosco da più di 40 anni, non posso dire un “amico” stretto, ma comunque una persona con cui ho diviso bei momenti in gioventù quando entrambi collaboravamo alla radio privata di Tortona, è ora no-vax, no green pass e, come tutte queste persone, anche convinto che la narrazione “mainstream” (termine che adorano usare in senso dispregiativo) della guerra in Ucraina sia completamente falsa. Guai a definirlo “complottista” o “negazionista“, ma …
Poiché sul suo profilo Facebook continua a pubblicare scritti e notizie di fatti non verificati o palesemente falsi, mi permettevo di commentare specificando i motivi per cui quello che aveva postato era inesatto, facendo cioè un fact-cecking che credevo potesse interessargli. Non è così. Ho capito che, purtroppo, queste persone non vogliono essere contraddette, vogliono credere di essere i soli depositari della verità, che tutti gli altri sono plagiati dalla televisione e dalla stampa, guarda un po’, “mainstream“.  Per lui ero diventato “il maestrina“. Mentre lui vuole continuare a postare le non verificate notizie di Cesare Sacchetti (il re dei complottisti italiani) o Gianluigi Paragone (altro propagatore seriale di fake news) o di altri canali Telegram (ovviamente) senza che nessuno gli dimostri che sono fake news.  Mi spiace proprio perché è un amico. Ma pazienza. L’altro giorno mi ha “bannato” ed ora può tranquillamente pubblicare tutte le panzane che vuole senza temere di essere contraddetto. Se gli piace così …
Gli auguro comunque di essere felice, ma ne dubito. E mi spiace. Davvero.

Oh: qualche esempio?
Ero già stato bannato e quindi non ho potuto dirgli che Meline in realtà è solo andato in pensione, come verificabile facendo una semplice ricerca su Google. Quanto al crollo in borsa… beh… vorrei fosse una mia società.

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