Ciao, Luigi

Se ne è andato anche Luigi Albertelli, il paroliere autore di tante canzoni italiane di successo, entrate nell’immaginario collettivo.  Era un tortonese e lo conoscevo da quando ero poco più che bambino, poiché è stato mio insegnante di educazione fisica alle scuole medie, proprio quando iniziò il suo successo nel mondo musicale. Nel 1969, infatti, la sua “Zingara“, scritta insieme ad un altro tortonese, Enrico Riccardi, vinse il Festival di Sanremo e nella nostra città fu davvero un evento memorabile.  Io non ero un appassionato di ginnastica, ma da quel momento non ho mai perso una sua lezione perché potevo approfittarne per parlare con lui di musica e spettacolo. E poi l’ho ritrovato insegnante anche al Liceo.  In seguito ci è capitato spesso di incontrarci e  parlare di canzoni e anche di televisione (è stato anche autore televisivo), a Tortona (dove ha sempre continuato ad abitare ), ma anche a Sanremo durante alcuni Festival che ho frequentato negli anni 80.  Era davvero un bravo autore, capace di spaziare dalle canzoni per ragazzi ai testi più impegnati, al puro pop.  Ha scritto oltre mille canzoni e se volete farvi un’idea di quante ne avete canticchiate pure voi, date un’occhiata alla sua biografia su Wikipedia. Mi aveva telefonato pochi anni fa, annunciandomi di voler fondare una televisione a Tortona e per chiedermi di collaborare. Poi purtroppo la sua salute non gli ha permesso di portare avanti il progetto.  Ci lascia davvero tante canzoni che fanno parte della colonna sonora degli ultimi cinquant’anni e che resteranno per sempre.

Ciao, Luigi.

Non disprezzate la cattiva musica. Siccome essa si suona e si canta molto più appassionatamente della buona, a poco a poco essa si è riempita del sogno e delle lacrime degli uomini. Per questo vi sia rispettabile. Il suo posto è immenso nella storia sentimentale della società. Il ritornello che un orecchio fine ed educato rifiuterebbe di ascoltare, ha ricevuto il tesoro di migliaia di anime, conserva il segreto di migliaia di vite di cui fu l’ ispirazione, la consolazione sempre pronta, la grazia e l’idea.
Marcel Proust
Sanremo 1973. Milva canta “Da troppo tempo“. Una canzone che ho molto amato.

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