Ancora una volta sul vaccino antinfluenzale 2020

Per onestà intellettuale, avendovi più volte manifestato la mia indignazione per la vicenda vaccini antinfluenzali in Piemonte e in particolare nella mia città, devo riconoscere che ieri, finalmente, sono riuscito ad ottenerlo. Con molto ritardo rispetto a quando fino allo scorso anno, a pagamento, riuscivo a sottopormi, ma recandomi  all’appuntamento presso l’ASL – dove, voglio segnalarlo, sul posto ho trovato una perfetta organizzazione e personale competente, gentile e disponibile – posso finalmente dire di essere adulto e vaccinato. Appuntamento sudato, stando al telefono per intere giornate manco dovessi rispondere a un quiz televisivo ma “vincendo” alla fine. Avrei preferito farlo presso il mio medico di famiglia, come prospettato all’inizio, ma il medico non è ancora riuscito ad avere i vaccini per i suoi pazienti soggetti a rischio ed è molto “incazzato” pure lui, suppongo, considerate le telefonate cui deve rispondere di continuo. Il governo quest’anno aveva invitato tutti a vaccinarsi, ma evidentemente in alcune Regioni, che dovrebbero occuparsi della Sanità territoriale, qualcosa non ha funzionato. Perché io sono riuscito ad ottenerlo per età e in quanto soggetto a rischio, ma mio figlio che è giovane e non ha patologie –  per esempio – non riesce assolutamente a trovarne in farmacia e medico e ASL non lo comprendono nei soggetti cui possono riservarlo.
Cosa succederà a breve quando dovrà essere organizzata la vaccinazione di massa contro il Covid-19? Non oso pensarlo.

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